Attraverso le odierne pagine locali de “Il Tirreno” ha parlato il ds azzurro, Pietro Accardi. L’ex team manager, adesso direttore sportivo, ha analizzato la gara con il Torino guardando al momento azzurro a tutto tondo:

Siamo soddisfatti perché abbiamo fatto risultato su un campo difficile e contro un avversario di valore ma lo siamo soprattutto perché abbiamo visto una prova importante da parte di tutti. Abbiamo saputo soffrire quando c’era da soffrire, abbiamo costruito gioco e occasioni nella ripresa. È in atto un processo di crescita che però non deve interrompersi. Fra le cose che ci fanno felici, infatti, c’è la convinzione che questa squadra abbia ancora ampi margini, margini che può e ovviamente deve sfruttare. A Torino siamo partiti con 5 giocatori nuovi su 11, la metà esatta di quelli di movimento. È normale che serva un po’ di tempo per far funzionare sempre meglio l’ingranaggio. Intanto, però, sono stati fatti i passi più importanti, perché lo spirito di sacrificio del gruppo è un’ottima base di partenza, anche perché coinvolge anche gli elementi da cui magari to lo aspetti fino a un certo punto. Diousse e Barba, subentrati, hanno fatto bene ma questo è merito dell’impegno nel lavoro quotidiano e del nostro allenatore, perché Martusciello è davvero molto bravo nella lettura delle partite e i suoi cambi, quando non ono obbligati come a Udine, quasi sempre migliorano le cose. Giocare con squadre come l’Inter è bellissimo. Lo sarà per i ragazzi, per noi e per tutta la città e secondo me ha ragione il mister quando dice che non è vero che non abbiamo niente da perdere». Ad esempio? «Ad esempio non vogliamo e non dobbiamo perdere la possibilità di giocarcela. Misurarsi contro avversari così forti è una delle cose più belle che ti possono capitare in una carriera, quindi non vogliamo fare le semplici comparse

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

2 Commenti

  1. A Torino nel 1 tempo ci tremavano le gambe , avevamo paura poi nel 2 tempo a tratti si è rivisto un po’ di gioco !! Se giochiamo senza timore e spregiudicati come gli scorsi anni sia che l’ avversario si chiami Crotone sia che si chiami Juve o inter allora forse possiamo giocarcela con chiunque

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