Lontano da ogni logica comune, il cinismo e l’opportunismo sono considerati nel calcio due autentiche virtù in quanto, quasi sempre, portano alla vittoria. La partita dell’Empoli contro l’Inter ne è la prova. I toscani partono forte producendo azioni da gol che impegnano costantemente Rovida. Quando anche quest’ultimo viene battuto, ci pensa il palo a dire di no al vantaggio degli azzurri. Al 30′ l’arbitro fischia un rigore sacrosanto per un’entrata da dietro su Baldanzi che avrebbe calciato in porta a botta sicura. Rovida, che la settimana scorsa aveva parato un rigore alla Juventus, si ripete anche stavolta, allungandosi alla propria sinistra e riuscendo a respingere il pallone calciato da Lipari. La beffa per gli azzurri arriva alla prima vera occasione dell’Inter che al termine di un azione degna di nota vede il suo attaccante, fino ad allora nascosto nell’ombra, materializzarsi davanti porta e mettere con freddezza il pallone alle spalle del portiere.
Il secondo tempo vede svolgersi una partita più equilibrata ma che si conclude esattamente come il primo. Dopo diverse occasioni dell’Empoli, alcune anche clamorose, l’Inter chiude il match con un colpo di testa vincente nel cuore dell’area di rigore fissando il risultato sul 2-0.
All’Inter mancavano diversi giocatori tra cui il talentuoso Oristanio, risultato in settimana positivo al Covid. In campo anche Cristian Dimarco, fratello di Federico che sta facendo una splendida stagione con il Verona in Serie A. Empoli bravo, bello ma sprecone, Inter cinica e opportunista: virtù non da poco.

La Lazio perde nuovamente in casa contro il Cagliari per 2-1. I biancocelesti, causa anche numerose assenze, appaiono confusionari e lenti. I gol subiti, entrambi su autorete, manifestano il periodo decisamente negativo che li vede arrancare al penultimo posto in classifica. Per il Cagliari, invece, si tratta del terzo risultato utile consecutivo in un calendario difficile che li allontana dalla zona retrocessione. Conti, che insegue le orme del nonno e del padre, è il fulcro da dove iniziano tutte le manovre dei sardi e si conferma il migliore in campo. A fine partita, non sono mancate le dediche e le manifestazioni d’affetto per l’ex giocatore cagliaritano Andrea Cossu.

Colpaccio della Spal a Bergamo dove Moro sigla su rigore il gol della vittoria che mancava, lontano da Ferrara, da oltre un mese. La Spal ritrova la vittoria dopo tre giornate e lo fa proprio contro i campioni d’Italia. La prossima contro la Juventus sarà un bel test per vedere se i biancazzurri meritano di frequentare le zone nobili della classifica.

La Juventus batte la Fiorentina con un netto 3-0. Graca segna una doppietta che lo porta in solitaria nella classifica cannonieri con ben 11 gol messi a segno in 9 partite. La rincorsa alla Roma, che si era arrestata con tre pareggi consecutivi, riparte con la condivisione del secondo posto con l’Inter. La Fiorentina con diversi squalificati, tra cui l’allenatore, per la rissa della settimana scorsa contro il Torino, incappa nella settima sconfitta in dodici giornate e vede avvicinarsi sempre più lo spettro dei playout.

Il Milan vince 2-1 contro l’Ascoli. Decisiva la doppietta di El Hilali che, prima su rigore e poi su un diagonale da fuori area, batte il portiere avversario. Nel finale, l’Ascoli non riesce ad essere pericoloso nonostante l’espulsione di Obaretin al minuto 80 per somma di ammonizioni.

La Roma raccoglie solo un punto nella sfida di Genova contro la rivelazione Sampdoria. I giallorossi passano in vantaggio sul finale di partita con un bel tiro di esterno di Milanese che si infila a fil di palo alla destra di Avogadri. Sembra tutto fatto per portare a casa i tre punti ma, all’87’, Prelec trova l’angolo basso con una conclusione al volo dentro l’area. L’attaccante sloveno trova il quarto gol stagionale e si conferma il capocannoniere della Sampdoria.

Finisce 1-1 Sassuolo-Genoa. I neroverdi passano in vantaggio al 9′ con Samele che, servito in profondità, rientra sul destro all’altezza del dischetto di rigore e scaglia la palla in rete. Il Genoa, dopo aver sbagliato un calcio di rigore con Dumbravanu al 65′, trova la rete un minuto più tardi con Kallon che anticipa il portiere in uscita e calcia in porta. Il risultato rispecchia l’andamento di una gara equilibrata.

Finisce 1-1 anche il match che conclude la 12^ giornata, Bologna-Torino. Le reti vengono entrambe segnate nel primo tempo. Al 24′, al termine di un’ottima ripartenza, Pagliuca piazza il pallone nell’angolo basso alla sinistra del portiere. Al 35′ è pronta la risposta del Torino, Horvath trova un’imbucata per Vianni che in area trafigge il portiere. Ancora Pagliuca si rende protagonista sul finale della partita: il figlio d’arte viene espulso per doppia ammonizione per aver protestato contro l’arbitro, reo secondo lui, di non aver fischiato un fallo a suo favore. Il Torino non approfitta della superiorità numerica ed anche in questo caso il risultato rispecchia l’andamento della gara.

Articolo precedenteSerie B, il punto sulla 26° giornata
Articolo successivoEFC |Oggi la ripresa dei lavori…a Reggio finisce la pareggite

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here