Che sia un bluff o la verà verità, di fatto la società (lo aveva già anticipato Pagliuca)è stata chiara; l’obiettivo stagionale è mantenere la categoria. Le parole di Roberto Gemmi in conferenza stampa, nella loro fermezza, non lasciano spazio alla fantasia, ed a quelle dobbiamo regolarci. Ci dovrà essere l’ossessione per fare, quanto prima, quei punti che possano garantire la salvezza in serie B. Ed allora la domanda è: quanti punti servono per salvarsi in serie B

L’attuale format del campionato di serie B è molto recente. Infatti il primo campionato a venti squadre (cosi come quest’anno), lo si è disputato nella stagione sportiva 2019-20. A dire la verità era già dalla stagione precedente che ci sarebbe dovuto essere quello stesso format, ma a causa di alcune mancate iscrizioni, il campionato venne giocato a diciannove squadre. Le stagione da poter prendere in esame sono quindi soltanto sei.

Salvarsi, evitando quindi anche quel playout che ben conosciamo, oggi significa piazzarsi almeno al quindicesimo posto. Nella stagione 2019-20 è successo al Cosenza con 46 punti, e quelli dovevano essere visto che chi è arrivato sotto ne ha fatti 45. In quella stagione l’Empoli era in B ed arrivò settimo facendo 54 punti. Nella stagione 2020-21, vinta dall’Empoli con 73 punti, per salvarsi è bastato il sedicesimo posto dell’Ascoli; i marchigiani chiusero la stagione a 44 punti, mettendo nove punti di distacco dalla diciassettesima (il Cosenza) e cosi facendo il playout non si giocò. In virtù dei 35 punti del Cosenza diciamo che quell’anno ne sarebbero bastati 40.

Nella stagione 2021-22 la prima squadra salva senza passare dal playout fu la Spal con 42 punti. Sotto di lei il Cosenza con 35 punti, quindi con 36 ci sarebbe stata ugualmente la salvezza. La stagione 2022-23 ha visto il Cittadella come prima squadra salva, i veneti misero assieme 43 punti, ne sarebbero bastati 41 per stare comunque sopra al Brescia. L’anno successivo, campionato 2023-24, è lo Spezia a festeggiare la salvezza sicura con 44 punti, quelli che sono serviti visto che la Ternana ne aveva fatto soltanto uno di meno. Arriviamo alla passata stagione sportiva, un po’ particolare viste le penalità ed i ripescaggi. Sul campo, in ogni caso, si sarebbe salvato il Brescia con 43 punti, e quelli sarebbero serviti.

In ragione di quanto successo in questi campionati sopradescritto, il punteggio medio per salvarsi senza passare dal playout è di 42 punti. Sarà quindi a quota 42 che metteremo la prima asticella agli azzurri di Guido Pagliuca; fare subito quelli per poi andare dove, magari, vogliamo veramente arrivare!

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

25 Commenti

  1. Per sicurezza la metterei a 46, nell’ipotesi peggiore.
    Ma questa è una squadra da almeno 50 punti. Mi sorprenderei ne facesse meno.

    • Concordo, salvezza tranquilla significa puntare a 46 e raggiungerli prima possibile. Poi, nel caso li raggiungessimo a 7/8 giornate dalla fine, allora potremmo alzare l’asticella di un livello e puntare ai Playoff

  2. ricordiamoci che a 52-54 si arriva ottavi per i play off. quindi tra patire e salvarsi a 45 e anche solo lottare per gli spareggi serie A ci corrono 5 punti. Veramente un campionato si decide per una bischerata o per un palo fuori. Già senza gli errori sciocchi di Reggio avevi almeno un punto in più. Per questo fa bene la società a puntare alla salvezza.

  3. La squadra è giovane,realistico l’obbiettivo di salvarsi,poi se la crescita e la maturità sarà veloce e repentina,magari grazie anche all’ausilio del mister vedremo dove andremo a parare.

  4. Premesso che noi in seria A quest’anno non ci andremo per varie ragioni che non sto qui a ripetere; detto questo credo che la forza di questa squadra dipenderà da come si schiererà da dicembre in poi, lì in avanti; se Pellegri ritorna il Pellegri che conosciamo, la salvezza non ci riguarderà assolutamente; se invece non potremo contare su di lui, allora il discorso può anche cambiare, anche se credo che dal centrocampo alla difesa, siamo già una squadra tosta e sicuramente superiore nettamente a diverse squadre. In sostanza “la paura della retrocessione” secondo me, ce la dobbiamo togliere dalla testa ! E anche Gemmi dovrebbe fare altrettanto, se ha le pa..le

  5. Personalmente sulla serie B ho una teoria
    Media di 2 punti a partita diretti in A
    Media di 1,5 punti a partita si va ai play off
    Media di 1 punto a partita+ 4/5 punti ci si salva
    È chiaro che vedendo le classifiche degli ultimi anni la differenza tra l’ultima squadra dei play off e la 15 in classifica non è mai più di 8/9 punti…che vuol dire cantando le ultime 5 puoi anche retrocedere viceversa entrare nei play off

  6. Sorbetto era quello che diceva sempre Fa.brizio quando andava ospite alle trasmissioni del Lippi di Antenna5, era fissato sui campi asciutti, che poi era un refuso dei tempi anche precedenti quando i campionati finivano a giugno.
    Che poi quando avevi un Di Natale o un Tavano o un Marchionni erano dovuti a caratteristiche fisiche e a differenze tra campi invernali e primaverili che ora non ci sono più, ma anche alle preparazioni del Selmi/Falai.

    • Vero Andrea. Esisteva l’inverno Selmiano dove proprio per caratteristiche di giocatori piccoli e tecnici non potendo avere condizione fisica al top per 10 mesi, facevi sempre i richiami in inverno dove calavi con i campi pesanti perdendo punti, ma per poter avere qualcosa in più in maggio. Ma erano altri tempi, intanto il calcio non era fisico come adesso, anche noi oggi andiamo su quella via. Poi prima si giocava sempre di giorno, quindi il caldo delle 15 in maggio lo superavi meglio, oggi si gioca spesso la sera di notte e il vamtaggio di una scelta del genere sarebbe veramente esiguo.

    • …con il Falai anche Capitan Radio o Cinello quando erano stanchi e moribondi al 45 PT al 46’…..rientravano in campo e nel 2t e tornavano carichi ed instancabili….

      • vero Dippe, mi ricordo quando ero piccolo e andavo nella maratona di legno (si chiamava in B nell’ 83 tribuna nuova)che quando entrava il Falai in campo per un giocatore a terra partivano sempre le battute su codesto argomento da parte dei grandi e io lì per lì non capivo.

  7. Obiettivo non può essere meno di 50 punti. Se fai un pò meglio lotti per entrare nei playoff “poveri”, se fai un pò peggio arrivi a 45 e ti salvi senza fare playout.
    Fare le tabelle salvezza come in serie A mi sembra ridicolo.

  8. “fare subito quelli per poi andare dove, magari, vogliamo veramente arrivare!”
    Perché scrivere una roba del genere dopo quello che ha detto il DS in conferenza stampa? Vi piace mettere zizzania tra società e tifosi? Ma che razza di giornalisti siete??? Caro signor Cixxxxi si vergogni!

  9. L’Empoli di Horsi non è una squadra come le altre, non si può giudicare in base alla salvezza o ai risultati sportivi di anno in anno conseguiti. L’Empoli è sostanzialmente una scuola che cerca di valorizzare i calciatori, giovani o vecchi, sia di proprietà e sia in prestito. Se la Carrarese o il Padova possono deludere o entusiasmare in base ai risultati ad Empoli quelli che conta è valorizzare i giocatori e venderli. A chi va bene può poi fare l’abbonamento e gioire se esplode Popov anche se poi resta in 9 e perde 3 a 1, a chi intende guardare la classifica è meglio che tifi per società dove la proprietà non pensa a guadagnarci più possibile !

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