Le iscrizioni ai campionati professionisti dovrebbero una mera formalità. Il condizionale è d’obbligo perchè non è così: quella di ieri termine utile per presentare la domanda, allegando fidejussione dimostrando di essere in regola con tutti i pagamenti verso i propri tesserati è stata una giornata campale soprattutto in serie C. Spicca il caso molto particolare del Brescia, salvo sul campo un mese fa poi la penalizzazione di otto punti per non aver rispettato il termine di pagamenti di cui quattro da scontare immediatamente è costata la retrocessione in serie C.
Il ricorso del club lombardo ha di fatto bloccato il playout di serie B che originariamente doveva giocarsi tra Salernitana e Frosinone, poi l’avversario della formazione campana è diventato la Sampdoria. Le rondinelle si sono rivolti al collegio di garanzia del Coni (la cui sentenza è prevista per martedì ma le possibilità di successo sono vicine allo zero) ma nel frattempo in maniera sorprendente hanno effettuato una domanda incompleta, non corredata dai pagamenti degli arretrati. Quindi l’addio del club verrà con ogni probabilità confermata dalla Covisoc organo di controllo che esaminerà tutte le domande pervenute. In bilico piazze importanti del calcio italiano, come la Spal anch’essa ad un passo dal fallimento. Altre grosse società sono a rischio come Triestina, Ascoli e Rimini. In una stagione caratterizzata da un numero esorbitanti di penalizzazioni, l’addio a metà campionato di Turris e Taranto unito a quello della Lucchese, dopo la salvezza ai playout non è riuscita neanche a presentare domanda.
Passando alla serie B, stasera si conoscerà la 19^ partecipante ovvero la vincente del ritorno dei playoff fra Pescara e Ternana con gli uomini di Silvio Baldini e la Ternana, mentre il 15 e il 20 di questo mese si svolgerà finalmente il playout tra Sampdoria e Salernitana. A quel punto finalmente avremo il quadro delle avversarie degli azzurri.
Vai…vai….invocate i fondi stranieri al posto di fabr.izio cor.si, vai. Bravi.
se non erro anche la tanto vituperata Spal che i fondi stranieri che promettevano tanto è a rischio iscrizione in C dopo aver fatto il play out x non finire in D.
Questi fondo sono come quelli che comprano le aziende in crisi. Se la crisi derivava da incapacità o sperpero del precedente titolare allora tutto si risolve. Se invece è colpa di quel settore che non ingrana allora dopo un pò se ne vanno a gambe all’aria.
Stessa cosa per lo STADIO farlo sopra le possibilità, potrebbe essere un danno addirittura doppio…
Perché rimane alla città, quindi basterebbe fare le cose a modo…
Massy segnati la prossima settimana è quella buona per sbloccare i piccioli…
Tacopina è un delinquente prestato al calcio: prima ha fatto fallire il Venezia, salvato in extremis dagli attuali proprietari (stranieri anche loro, vedremo) adesso la Spal. Cellino è un altro faccendiere che vuole riciclare nel calcio il suo denaro sporco, prima a Cagliari e ora a Brescia. Ferrero ha minato alle fondamenta il capitale sociale della Sampdoria, coi risultati che vediamo. Io mi tengo il mio Empoli autoctono. Serie A Serie B Serie C non me ne frega.
Non bisogna generalizzare.
L’Atalanta che proprietà ha?….
Americana. l’Inter idem con Oaktree, il Milan Red Bird, la Roma i Friedkin, la Fiorentina Commisso, il Bologna Saputo…..
Per me uno schifo, preferisco il mio Empoli.