Una premessa

E’ nostra volontà, nel corso di questo “Secolo azzurro”, andare a ripercorrere momenti significativi della storia del club.

Nel racconto di una vita non potevano che iniziare dalla sua nascita, quel 1920 da cui tutto ebbe inizio. Ma non ci fermeremo lì. Siamo andati ed andremo a fare ricerche ed approfondimenti sulla storia dell’Empoli nei suoi cento anni perché, come era logico e prevedibile, nel racconto di una squadra di calcio c’è anche il racconto di una città e questo può aiutarci a capirci meglio, non solo come tifosi, ma anche e sopratutto come cittadini

Siamo andati perciò a cercare notizie ed informazioni nei giornali dell’epoca e tra i documenti d’Archivio. La “Biblioteca Comunale di Empoli” (che nelle note indicheremo con l’ acronimo BCE) e l’ “Archivio Storico Comunale di Empoli” (ASCE) sono stati (e saranno ancora per il futuro) i nostri ambiti prioritari di ricerca, anche se ovvio cercheremo altre fonti documentarie, scritte o fotografiche, e – perché no? –  orali, sia per implementare o correggere quanto scriviamo sia per proseguire nel nostro racconto.

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Nascono “i rossi” dell’Empoli FBC

Il calcio arriva in Italia agli inizi del ‘900. E’ chiaro che, nei suoi primi anni di vita, non aveva quella fama e diffusione che avrebbe conosciuto qualche decennio dopo; spesso anzi era un ramo di attività di una delle Società di ginnastica che pullulavano sul finire del secolo ed agli inizi di quello nuovo o di Società Polisportive (è, ad esempio, il caso della Lazio, fondata nel 1900).

Per quanto riguarda Empoli abbiamo notizia che già nel 1909 esisteva una Società di calcio che si chiamava “Emporium”, che il 30 agosto avrebbe iniziato  “..l’istruzione del giuoco del calcio in Piazza Guido Guerra”. (1)

Si ritrova l’Emporium nel 1910, quando una rappresentanza della Società, composta da ginnasti, si recò “…alla Rotta, dove, ricevuti festosamente da una gran folla, eseguirono poi splendidamente il giuoco del Calcio, riscotendo unanimi e calorose approvazioni dal pubblico, per la maggior parte del quale quel giuoco era una gradita novità”. (2)

Intanto ad Empoli nel 1912 nasce l’U.S.E. “Si è costituita in Empoli ad iniziativa dell’ egregio sig. dottor Giuseppe Pagliai, che ne ha assunta la presidenza, una nuova società con la denominazione ” Unione sportiva Empolese ” allo scopo di promuovere e dare impulso allo sport  nelle sue diverse forme:. ciclismo, podismo, foot-ball, squadra ginnastica” (3) che  – come si legge –  ha, tra le sue discipline, anche il calcio.

Da fonti indirette sappiamo che nel corso del decennio 1910 – 1920 la Società Emporium cessò l’attività e che nacque un’altra Società di calcio, la Società Sportiva Giovanni Cei .

E’ in Piazza Guido Guerra (Il Piaggione per gli empolesi) che la gioventù di Empoli si radunava per disputare rudimentali partite a quel nuovo gioco arrivato anni prima dall’Inghilterra, il Foot-Ball. Esatto Foot-Ball, perché all’inizio quella parola importata da oltre Manica veniva scritta così, anche se non mancano le prime “italianizzazioni” in calcio. I giocatori vengono anche chiamati calciatori ma in alcuni casi footballer, alla maniera anglosassone.

La Prima Guerra Mondiale porterà la gioventù empolese e quella italiana lontano dai campi di calcio ma la passione per quel nuovo gioco si era ormai diffusa in tutto il paese ed anche Empoli non era estraneo al fascino del Foot-Ball.

Ed ecco che nel numero 17 del 13 giugno 1920 de “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” (periodico pubblicato ad Empoli dal 1906 al 1928) si legge:

“A cura di a.lcuni giovani appassionatissimi allo sport, si è costituita in Empoli una squadra per il giuoco del foot-ball. Domenica prossima sosterrà un incontro amichevole a S. Miniato con la squadra di quella città. Di questa nuova Società è stato iniziatore l’egregio sig. Vieri Gamucci”. (4)

E’ quindi verso il 13 giugno 1920 che nasce quello che oggi è l’Empoli FC. E lo diciamo anche suffragati dal fatto che la neo-costituita squadra cittadina, come si legge, avrebbe dovuto disputare la sua prima gara ufficiale con la squadra di San Miniato, l’ Ardita  il 20 giugno 1920. In realtà questo incontro non fu disputato la domenica 20 giugno perché in quella data, come si annota nel periodico sanminiatese “La Vedetta” (5) l’Ardita giocò a Ponte a Egola con La Veloce (una squadra formata da giocatori di Fucecchio e di SantaCroce). L’incontro fu disputato invece il 27 giugno 1920, come testimonia la cronaca de “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” (6)   che ci fornisce un dettagliato resoconto della gara, la prima gara disputata dall’Empoli nella sua storia. E diciamo prima gara in quanto “La Vedetta” del 11 luglio 1920, in occasione delle partita giocata a Empoli l’8 luglio 1920, parla di “rivincita”. (7)

La gara fu giocata al Campo dell’Abetone e da “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” abbiamo un esauriente tabellino della gara (che qui pubblichiamo) dal quale si hanno formazioni e gol.

Nella foto di copertina il nostro grafico Ciabattini ha assemblato i tre elementi fondamentali della nascita dell’Empoli:

  • il luogo, Campo dell’Abetone, uno spazio attiguo alla allora Piazza Umberto I°, oggi Piazza Matteotti, dove la neonata squadra dell’Empoli FBC giocò la prima partita della sua storia. Oggi quel luogo si chiama Piazza Ristori, dagli empolesi conosciuto come “La Pinetina”;
  • i nomi dei giocatori della prima formazione dell’Empoli FBC scesa in campo;
  • il logo usato nel timbro dall’Empoli FBC nei suoi primi mesi di vita, che è stato apposto proprio sul luogo dove sarebbe sorto il Campo dell’Abetone.

Il Campo dell’Abetone era un campo da calcio creato nell’omonimo spazio, dove oggi si trova Piazza Ristori (“La Pinetina”, per gli empolesi) e che fino a quel momento era famoso come “la parte più fresca del paese”(7) da cui appunto il nome Abetone. Lì l’Empoli rimase fino al 1926, quando si trasferì al Campo di Carraia.

Tra i giocatori si nota il nome di Vieri Gamucci, capitano di quella squadra, che, nell’articolo de “Il Piccolo” sopra citato, viene indicato come  l’iniziatore della nova Società.

Infine, si noterà che il colore del timbro con il logo societario è rosso. Non un caso. Perché di colore rosso saranno le maglie dell’Empoli FBC agli inizi. Ce lo testimoniano tre articoli apparsi su “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” tra il settembre ed il dicembre 1920, articoli nei quali i giocatori empolesi vengono inequivocabilmente chiamati “rossi”. (8)

Non sappiamo quando né (soprattutto) perché la maglia dell’Empoli da rossa diventò azzurra, probabilmente ciò avvenne nel corso del 1921, se non addirittura nel 1922, ma di questo tratteremo in apposito articolo.

La notizia della nascita in città della nuova Società e squadra di calcio Empoli FBC si ritrova anche ne “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa”, numero 23 del 15 agosto 1920. (9) Qui si replica pari pari la notizia già data il 13 giugno ma si aggiungono altre informazioni: le modalità per l’iscrizione a socio della Società e sopratutto l’organigramma societario, il cui Presidente è Guido Brogi.

Fu dunque sul finire della primavera del 1920, che iniziò l’avventura dell’Empoli. La prima sede fu in via Ridolfi e i primi calci furono dati sul Campo dell’Abetone che da lì a poco sarebbe passato, da essere un luogo dove andare a freschegguare nelle calde sere d’estate, come scriveva Umberto Cecchi nel 1906 (10), a un luogo di incontri e, come vedremo, di scontri  per il nuovo gioco che stava dilagando in Italia: il calcio!

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NOTE

 1) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa, n.37 del 29 agosto 1909

2) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa, n.11 del 13 marzo 1910

 3) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa, n.33 del 18 agosto 1912

 4) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa, n.17 del 13 giugno 1920

 5) La Vedetta,  n.25 del 27 giugno 1920

 6) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa, n.20 del 11 luglio 1920

7) La Vedetta,  n. 27 del 11 luglio 1920

 7) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa, n.6 del 26 agosto 1906

 8) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa:

n.25 del 26 settembre 1920

– n.32 del 14 novembre 1920

– n.35 del 26 dicembre 1920

 9) Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa, n. 23 del 15 agosto 1920

 10) Il Piccolo, cit, n.6 del 26 agosto 1906

 

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25 Commenti

  1. Smettetela, l’empoli vero nasce con la famiglia cor.si nel 1991 e tutto il resto è noiaaaaaa!!! Se non era per loro si giocava ancora con il montevarchi e chi non gli vuole bene non vuole bene all’empoli!!!

    • Dimenticato le medicine stamani o è scesa la neve sulla collinetta di buon mattino? Nemmeno per il centenario riuscite a non buttarla in caciara?

    • ……bada, io seguivo l’Empoli ben prima del tuo feticcio, e nemmeno lontanamente pensavo a serie A e altre minchiate varie, degne, queste si, di tifosi al soldo del risultato sportivo. “Datti subito una regolata amico mio, altrimenti ti svito il cranio e ti cA gO in gola” cit. Sgt. Hartmann😆😆😆😆

    • Se volevi essere ironico come scrive qualcuno, bene ma non sei stato per niente chiaro.
      Se dicevi seriamente fatti curare ma non da uno bravo, da un fuoriclasse perchè uno bravo non ti basta.

    • a La Rotta nel 1910 ginnasti della societa’ “Emporium” fecero un esibizione del giuoco del calcio. La prima partita dell’EMPOLI FOOT-BALL CLUB fu il 27 giugno 1920 al campo dell’Abetone (odierna piazza Gamucci) contro l’ “Ardita foot-ball club” di S.Miniato.

  2. Io ed il mio gruppo di amici tifosi saremmo molto interessati a conoscere la data del primo giorno di vita dell’EMPOLI FBC: normalmente questa si identifica con l’atto di costituzione della società presso un notaio. Tracce di questo documento dovrebbero trovarsi presso qualche studio notarile o ente certificatore sportivo (?).

    In mancanza di questo, noi prendiamo per buono il 27 Giugno 1920, giorno della prima partita, ma da quanto abbiamo capito la società non era ancora stata costituita.
    La data dovrebbe essere fra il 27 Giugno ed il 15 Agosto, ma non sappiamo esattamente quando.
    Ci piacerebbe molto saperlo. Grazie

  3. Sto leggendo alcuni commenti e davvero mi viene il dubbio che oltre ai consueti refusi che faccio ho perso anche la conoscenza della lingua italiana…..
    1) La partita a La Rotta è stata giocata da Emporium, non dall’Empoli;
    2) la notizia della costituzione dell’ Empoli FBC è data da “Il Piccolo” del 13 giugno… l’articolo del 15 agosto aggiunge notizie a un qualcosa che esiste già
    3) l’Empoli FC e la FIGC da noi interpellata non hanno alcun documento relativo all’atto costitutivo della società altrimenti lo avremmo scritto… dire che dovrebbe essere In qualche studio notarile o in qualche ente certificatore (certificatore…cioè?) mi sembra un “pochettino” vago e inconcludente.
    Come specificato nella parte iniziale dell’articolo qualora trovassimo informazioni concrete e documenti certi saremo ben lieti di darne notizia
    Ovviamente se i nostri lettori ne hanno li preghiamo di farcelo sapere.
    4) la “Pinetina” come tutti gli empolesi sanno è l’attuale Piazza Ristori. Che coincide con quello che era chiamato l’Abetone. Basta andare a leggersi e guardarsi le carte…di ieri..e di oggi

  4. A conferma di quanto precisato dal nostro Direttore al punto 4) aggiungo (da “non empolese”, non me ne vogliate) una valutazione meramente pratica.
    Il campo della “Pinetina” non poteva essere ubicato in piazza Gamucci (già piazza Margherita, come riscontrabile nell’estratto di mappa catastale in copertina datato 1911) per il semplice fatto che l’area non edificata, il cui perimetro è rimasto sostanzialmente invariato nel tempo, sia per estensione che per conformazione planimetrica non avrebbe permesso di tracciarvi un campo nemmeno lontanamente prossimo alle misure regolamentari.

    Riguardo al punto 2) invito i lettori a notare che l’articolo del 13 Giugno (riportato anche come immagine) è titolato “Nuova Società”, il che lascia intendere che a quella data l’Empoli FBC sia già stato costituito. Non è dato sapere quando, ovviamente, in assenza di un atto costitutivo.

    Mi pare che sfugga ai più però l’elemento fondamentale: lo studio di Fabrizio Fioravanti, suffragato dai riscontri citati, sposta indietro le lancette della fondazione dell’Empoli su riferimenti completamente nuovi sia per gli appassionati che per la Società attuale (non in possesso dell’originario atto costitutivo o altra documentazione che possa fare chiarezza definitivamente ed ufficialmente).

  5. praticamente era destino che dalla lontana Sicilia dovevo tifare Empoli , l’Empoli nasce il 13 Giugno giorno del mio onomastico e della nascita dell’EMPOLI FOOTBALL CLUB , sono nato il 30 novembre PATRONO DI EMPOLI , era destino che dovevo tifare Empoli ed essere così legato a questa città

  6. Speriamo che un giorno nel nuovo stadio….oh e prima o poi verrà fatto…anche nel 2050 ma verrà fatto…ci sia un bel museo con tutti questi bei cimeli da tramandare ai posteri!!

  7. 100 anni mai avuto uno stadio decente, questo mi attristisce, tra due mesi scadano i famosi 6 mesi di ritardo speriamo che non ci abbiano di nuovo presi per il culo…..

  8. L’Empoli doveva essere nel mio sangue dato che sono nato il 20 giugno di 51 anni dopo la prima presunta partita che poi fu spostata al 27 …… comunque è un piacere leggere di questa gloriosa società. Aspetto con impazienza la prossima puntata. Grazie

  9. Fra tante critiche a volte giustificate e volte no, meritate una volta tanto un applauso per quello che state facendo. Gli unici a mostrare un pò di amore per la storia della nostra squadra siete voi. Raccogliete questi pezzi in un libro, ne acquisterò volentieri qualche copia per regalarla anche ai diversamente empolesi che vivono di family e hanno bisogno di aiuto per uscire dal tunnel.

  10. Non so se ridere o piangere ma mi immagino quelli di monteboro costretti a prendere appunti dai vostri articoli perchè sono forestieri o non gliene è mai importato nulla. Non voglio sminuire Fioravanti ma non credo abbia trovato i documenti che cita nascosti nella piramide di Cheope…bastava avere voglia di cercarli.

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