I primi mesi dalla sua nascita l’Empoli disputò diverse gare amichevoli e partecipò ad alcuni Tornei nei dintorni della città. “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” delle annate 1920 e 1921 racconta di diversi incontri di calcio disputati con squadre vicine: dalla Ardita di San Miniato, alla Giovani Calciatori Pontederaall’Unione Sportiva Pontedera, all’ Unione Sportiva Empolese sezione calcio, alla Unione Sportiva Lampo di Maporecchio, alla Fulgor di Firenze, alla Associazione Ginnastica Senese sezione Foot Ball Siena , alla Unione Sportiva Pisana, alla Fortitudo di Pisa, alla Doria di Pisa e Libertas di Firenze.

Tra le amichevoli di questi anni troviamo menzionate anche due gare giocate con la Vigor di Fucecchio, squadra nata nel 1914 da una costola dell’omonima Società Sportiva che, fondata nel 1903, aveva – come altre Polisportive d’Italia – anche una sezione dedicata al calcio.

Gli incontri…e gli scontri….tra Empoli e la Vigor ci raccontano molto di un’era pioneristica del calcio, ancora molto legata al campanile, all’identità

Una formazione della Vigor anni 1924 – 1926

territoriale di una squadra con la sua città e la sua gente. Un legame che, tra Empoli e Fucecchio, conobbe una accesa rivalità che si consumò spesso nelle occasioni sportive, soprattutto negli incontri tra le due squadre cittadine. La storia di questa rivalità sportiva ci è sembrata esemplare per raccontare l’inizio di un’epopea del calcio che ha regalato aneddoti e storie che, a distanza ormai di 100 anni, pur datati e lontani nel tempo e nel costume, suscitano anche un misto di stupore e tenerezza.

La prima partita dell’Empoli con la Vigor di cui abbiamo notizia[1] fu disputata al Campo dell’ “Abetone” il 4 luglio 1920 e terminò con la vittoria dei fucecchiesi per 1-3, dopo che i rossi empolesi (ricordiamo che la squadra dell’Empoli nei primi tempi dalla sua nascita giocava con la maglia rossa)  avevano terminato il primo tempo in vantaggio 1 – 0.

Ci fu senz’altro un altro incontro un anno e mezzo dopo, il 29 gennaio 1922, del quale però non conosciamo l’esito [2].

Sembra si siano state disputate anche altre gare tra le due squadre ma di queste, se ci siano state o meno e quali fossero stati gli esiti, non abbiamo notizia. Forse a causa del tono amichevole di quelle gare non si registrarono notizie di problemi di ordine pubblico, cosa che invece puntualmente accadde in seguito. E che problemi tra le tifoserie delle due squadre ci fossero di deduce anche da quanto scrive il Prof. Pietro Boldrini, insegnante, giornalista sportivo, dirigente nonché tifoso fucecchiese, in un suo opuscolo del 1973 nel quale racconta la storia della Vigor [3]Molti furono gli incontri disputati, altrerni i risultati. Mai vi fu un netto predominio di una società sull’altra. E fu proprio questi equilbrio di valori che fece nascere ed aumentare la passione, inasprì l’antagonismo, fece dilagare il tifo. Dette il via ad episodi quando grotteschi, quando anche tristi, con esplosioni di violenza o di ilarità, come le ormai famose battute coniate a Empoli “che sei di Fucecchio!” o “hai imparato a giocare a Fucecchio” ogni qualvolta unpallone respinto si alzava a campanile. Ogni partita fra Vigor e Empoli era un incontro da cardiopalma che mobilitava tutti gli sportivi dei due centri, un incontro sofferto sia da parte dei giocatori come da parte dei dirigenti e del pubblico

In quel periodo la Vigor disputava il Campionato di IV Divisione mentre l’Empoli non aveva ancora iniziato a disputare Campionati, cosa che invece avrebbe fatto il 12 marzo 1922, debuttando a Firenze con la Virtus nel Campionato di 3° Categoria Toscana e vincendo 4-1.

Nella Stagione 1924/25 le squadre della Vigor e dell’Empoli si incontrarono due volte: la prima il 4 gennaio 1925 e la seconda l’8 marzo 1925.

Nel corso della prima gara, vinta dai fucecchiesi per 2 a 0, avvenne un fatto increscioso. Ce lo racconta il giornalista Luciano Gianfranceschi nel libretto edito, crediamo nel 1988, a cura de “Il Tirreno” [4] “Uno sportivo di Fucecchio, il maestro Gino Montanelli, alla prima vittoria del Fucecchio a Empoli tanto desiderata e finalmente realizzata, fu colto da malore per la grande gioia. Alcuni amici tentarono di soccorrerlo; la maggior parte dei tifosi allo Stadio non si accorse di niente! La vittoria non fu festeggiata, e il Consiglio della società fucecchiese aprì una sottoscrizione a favore del babbo e del nipote che vivevano col Montanelli. Furono in breve raccolte oltre 20.000 lire, e non mancò il generoso contributo dell’Empoli e degli empolesi.”. Lo stesso episodio lo troviamo anche nell’opuscolo già citato di Boldrini [5].

Della seconda gara (il ritorno) non abbiamo notizie.

Abbiano invece notizie di qualcosa che deve essere accaduto a Fucecchio il 15 novembre 1925. Probabilmente si trattò di una gara in preparazione del Campionato di 3° Divisione Toscana al quale Vigor ed Empoli  avrebbero partecipato e che le avrebbe dovute vedere incontrarsi poprio alla 1° giornata, prevista per il 22 novembre. In quella partita le cose non devono essere andate nel migliore dei modi se il giorno seguente l’Empoli FBC sentì la necessità di emettere un Comunicato Stampa, primo della Società di cui abbiamo notizia, che Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa riporta nel suo numero 12 del 29 novembre 1925:

“I soci dell’ Empoli F. C., riuniti in Assemblea straordinaria il 16 novembre 1925, per discutere intorno agli incresciosi incidenti accaduti a Fucecchio durante e dopo la partita la partita di calcio giuocata il 15 u. s., stigmatizzano vivamente il contegno inurbano e aggressivo dei cittadini fucecchiesi e la completa indifferenza dei dirigenti la S. S. Vigor per salvaguardare gli ospiti.

Ma, dovendo le competizioni sportive esere al disopra di ogni violenza e di qualsiasi rancore, i soci dell’ Empoli F. C. dichiarano di non rilevare le provocazioni avute, lasciando alle competenti Autorità lo svolgere l’inchiesta per le identificzioni e la punizione dei colpevoli.”

Chissà cosa era successo!!!

Tentiamo una risposta, azzardata ma non impossibile, ritenendo possibile che quella sia stata l’occasione raccontata da Gianfranceschi nel già citato opuscolo: “ In un’altra occasione, a Fucecchio, un ciuco portato sul campo da un ex, il bianconero Giulio Moriani, è ritenuto dagli azzurri di cattivo gusto perché Empoli veniva chiamata la città del ciuco: di qui gli scontri in campo, e pugni e contusi tra gli sportivi” [6]

I disordini, comunque ci furono, tanto che intervenne l’Autorità di Pubblica Sicurezza per far spostare la prima gara di Campionato tra Empoli e Vigor , prevista a Empoli per il 22 novembre al campo dell’ Abetone, sul campo neutro di Lucca il 27 dicembre 1925.

La gara fu vinta dall’Empoli per 3-1 ma anche qui ci furono sicuramente degli incidenti tanto che il giorno successivo il Sindaco di Fucecchio, a nome di tutta la giunta Comunale e della Presidenza della Vigor,  inviò un telegramma al Sindaco di Empoli nel quale espresse il rincrescimento suo e della Società calcistica per quanto accaduto e chiese un incontro a livello istitutizionale per il giorno seguente.

 ASCE, Postunitario, Carteggio 1925, III, categ. C, classe 1, fasc. 4

Fu per questo che anche la gara di ritorno, il 17 gennaio 1926, fu giocata in campo neutro, questa volta a Pistoia. E qui successe ancora confusione. Ce lo raccontano, ancora una volta, Gianfraceschi e Boldrini, nei loro lavori che abbiamo già citato, anche se entrambi commettono una inesattezza perché, a pochi minuti dalla fine della  partita, quando l’Empoli realizzò i  due gol che portarono sul 3-1 e alla vittoria , il risultato non era 0 – 0 ma 1 -1: era andato in vantaggio l’Empoli con Romboli II al 1’ ed aveva poi pareggiato la Virtus con Redi.

Scegliamo il racconto di Boldrini..[7]”mancavamo pochi minuti al termine. Pochi minuti decisivi e beffardi per i colori bianco-neri: si infortunava Benvenuti (il Toscanino), Bargagna perdeva una facile occasione per portare in vantaggio la Vigor e conquistare la vittoria per i bianconeri. L’Empoli faceva centro vincendo l’incontro…omissis…. Pochi minuti che sollevarono una infinità di se e di ma ed un’accusa polemica su Bargagna che mancando la facile rete aveva dato il via ad un grosso dubbio (da tenere presente che Bargagna nella stagione calcistica precedente era in forza all’Empoli). Dubbio o no, Bargagna prese rimproveri a non finire dai suoi compagni di squadra e sembra anche un sonoro schiaffo dal capitano Taviani e tanti fischi da parte del pubblico”. Pare che scoppiò anche una rissa fuori e dentro il campo che coinvolse giocatori e tifosi.

Da quel momento, per un decennio, le due squadre non si incontrarono più, almeno in gare di Campionato.

Gli anni 30’ furono anni difficili per le due Società.  Nel 1932 la Vigor fallì e l’Empoli, nel dicembre del 1935, si ritirò dal Campionato dopo la 9° giornata.  Mentre a Fucecchio, a risollevare le sorti della squadra cittadina ci aveva pensato la S.A.F.F.A. (acronimo di Società Anonima Fabbriche Fiammiferi e Affini), ad Empoli ci volle l’intervento del cav. Antonio Del Vivo che si affidò ad un nucleo storico di empolesi (tra questi Vieri Gamucci, che dell’Empoli era stato fondatore nel 1920) per la ricostruzione della squadra. E gli empolesi dirigenti scelsero giocatori empolesi per costituire il gruppo più numeroso. La Società (e la squadra) cambiò nome: si chiamerà Dopolavoro Inter-Aziendale Empolese e tale nome mantenne fino al termine della Stagione 1937/38 quando prenderà il nome di Italo Gambacciani, un giocave fascista morto negli scontrio ad Empoli del marzo 1921.

Ecco quindi che Empoli e  Fucecchio si ritrovano di nuovo a disputare con le loro rispettive squadre uno stesso Campionato: sarà quello di 1° Divisione

Una formazione del “Dopolavoro Empolese” Campionato 1936-37 – Da sinistra in piedi: Castellani, Leoni, R. Noccioli (Dirigente), Pagliai, Jacometti, Catini, Niccoli (massaggiatore), Freschi, Silvestri. Accosciati: Monti (in borghese), Romboli II, Niccolai, Monacci
(Foto da C. Fontanelli, “75° Azzurro”, Mariposa Ed, 1996)

Toscana, girone A della Stagione Sportiva 1936/37. La prima gara fu giocata al nuovo Stadio Comunale (poi ribattezzato “Martelli” ed infine, nel secondo dopoguerra, “Castellani”) il 20 dicembre 1936 (5° giornata) e si concluse con la vittoria dell’Empoli per 2-1. Stesso punteggio nella gara di ritorno, giocata a Fucecchio il 17 gennaio 1937.

La S.A.F.F.A. e il Dopolavoro Empolese conquistarono sul campo il diritto a disputare la fase finale ma, mentre i fucecchiesi vinsero e, insieme alla Berta di Firenze, conquistarono il diritto a disputare la stagione seguente il Campionato in Serie C, l’Empoli scelse di non partecipare. I Dirigenti empolesi però si pentirono di questa scelta e fecero richiesta di ripescaggio. Richiesta che fu accolta e che permise alla squadra  di partecipare la stagione successiva al Campionato di Serie C.

La Stagione seguente, 1937/38, vide dunque il Dopolavoro Empolese e la S.A.F.F.A. disputare nello stesso Girone (il Girone D) il Campionato di Serie C. La prima gara fu giocata a Fucecchio il 23 gennaio 1938 (vittoria della S.A.F.F.A. per 2-1), la seconda a Empoli e vide la vittoria del Dopolavoro Empolese per 3-0.

Sarebbe stata quella l’ultima volta che le due squadre principali di Empoli e Fucecchio si sarebbero incontrate in gare di Campionato.

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Note

[1] “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdesa”, n. 20 del 11 luglio 1920

[2] Cit. n. 2 del 29 gennaio 1922

[3] P. Boldrini, Appunti sulla attività sportiva della Vigor fino al 1927, Fucecchio, 1973, pag. 23

[4] L. Gianfranceschi, La storia dell’Empoli F.C., Ed. Il Tirreno, 1988 (?), pagg. 10 e 11

[5] P. Boldrini, Cit.

[6] L. Gianfranceschi, Cit.

[7] P. Boldrini, Cit., pag. 23

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10 Commenti

  1. Vorrei fare una precisazione, il Foot-Ball Club Empoli aveva gia’ cambiato denominazione nel 1931 diventando
    “Associazione Sportiva Fascista Empoli”. Nel settembre 1936 assume la denominazione “DOPOLAVORO EMPOLESE” e nell’agosto del 1938 la denominazione diventa “DOPOLAVORO INTERAZIENDALE ITALO GAMBACCIANI” sezione calcio. Quindi non si tratta di una sponsorizzazione della CHINA GAMBACCIANI ma alla societa’ azzurra fu dato il nome ITALO GAMBACCIANI, un sedicenne fascista empolese morto nel 1921 negli scontri tra squadristi fascisti e milizie rosse.

  2. In seguito nel settembre 1941 la denominazione diventera’ semplicemente “ASSOCIAZIONE CALCIO EMPOLI”
    nell’ottobre del 1944 “Gruppo Sportivo Azelio Landi” e poi un mese dopo nel novembre del 1944 la denominazione diventera’ quella attuale “EMPOLI FOOTBALL CLUB”.

  3. In seguito nel settembre 1941 la denominazione diventera’ semplicemente “ASSOCIAZIONE CALCIO EMPOLI”
    nell’ottobre del 1944 “Gruppo Sportivo Azelio Landi” e un mese dopo nel novembre del 1944 la denominazione
    diventera’ quella attuale “EMPOLI FOOTBALL CLUB”.

  4. Complimenti vivissimi per la pregevole e divertente ricostruzione storica.

    Pare che quello coi fucecchiesi fosse dunque il derby piu sentito agli albori.
    O si hanno notizie di altre rivalita’ accese?
    Se non erro, nei primi tempi c’erano scontri anche coi livornesi (poi raffreddati in decenni piu’ recenti)

  5. Ringrazio per la puntualizzazione storica anche se mi piacerebbe molto conoscere le fonti documentarie di riferimento… giusto per una maggiore conoscenza della storia delle Empoli che stiamo raccontando ed evitare brutte figure in futuro…ciò perché la difficoltà più grande che stiamo riscontrando è proprio nel reperimento di atti e documenti che ci consegnino dati certi…grazie!!!

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