Le emozioni del derby sono ancora vive e forti, inutile nasconderlo. Noi ce lo possiamo anche permettere oltretutto di volare ancora con la mente, ritornando più e più volte alla magica serata di lunedi scorso, una serata che si inserisce di prepotenza tra le più belle di sempre. Noi possiamo, appunto, permettercelo. La squadra, con in testa mister Andreazzoli, ha già lasciato andare nel momento in cui è tornata a lavoro, pensando subito a quello che ancora deve avvenire, ed alla gara successiva che ci attende. Una gara difficile, ancor più di quella che ci ha visto godere contro la Fiorentina. L’Empoli si troverà di fronte una squadra che si è dichiarata pronta a fare un ulteriore passo in avanti, provando a giocarsi le sue carte per l’Europa che conta. Per provare ad andare in Champions. E la squadra di Gasperini sta esprimendo un calcio davvero importante e fruttifero, viaggiando ad oggi al doppio della nostra velocità con i suoi sedici punti in classifica. Così come però una grande opportunità era rappresentata dalla sfida – anche quella sulla carta quasi proibitiva – di Firenze, come una grande opportunità deve essere vista anche la sfida con i nerazzurri. Trovare continuità in questa fase della stagione potrebbe significare davvero tanto in termini di economie e di equilibri, in vista del futuro, con un calendario che non è davvero da guardare dato che per trovare la prima sfida pseudo abbordabile (forse, ma molto forse) si deve andare vicini a San Silvestro.

Alla domanda su quale debba essere adesso lo step successivo da fare, dopo Firenze, mister Andreazzoli ha voluto fare immediatamente il pompiere. Giustamente e saggiamente. L’asticella non è assolutamente ancora dove squadra e società vogliono, questa resta ancora bassa e con tante cose che devono essere ancora messe a posto. Un profilo basso che serve per far capire come la concentrazione sia alta, e come l’entusiasmo per quanto di grande fatto, debba essere frenato. Il tecnico ha fatto capire che se il “grosso” è stato forse messo a posto, ridando quelle certezze che la parte finale dell’estate aveva tolto, c’è ancora da lavorare molto sui dettagli e su quelle minuzie che fanno la differenza, alla lunga. Ragionare emotivamente su un solo singolo successo, per quanto enorme dal punto di vista emotivo, è quello che Andreazzoli non vuole e non vuol far fare. Ed allora si torna ancora al concetto di opportunità, che al meglio ti può proprio arrivare giocando contro una squadra che, sulla carta, fa un campionato diverso dal nostro. Sarà interessante soprattutto vedere i duelli a centrocampo, contro quella che forse è la miglior squadra sulle seconde palle. Ancora una volta, cosi come visto contro i viola, sarà davvero importante fare al meglio le due fasi, sapendo che il pallone tra i piedi, in costruzione, lo avremo poco. Il possesso dovrà essere il più cinico possibile, sfruttando gli inserimenti da dietro e l’ampiezza che Cambiaghi e Cancellieri sanno dare. Una partita in cui, lo diciamo serenamente, non ci sono obblighi particolari di risultato, ma una partita che servirà per capire e testare le reali attitudini del nostro gruppo. Certo che anche un punto farebbe poi comodo, visto come siamo stretti nella parte bassa della classifica.

L’Andreazzoli tornato ad Empoli per la terza volta è un Andreazzoli, almeno per adesso, diverso da quello precedentemente conosciuto. Abbiamo avuto modo di parlare in settimana di una sorta di rivoluzione difensiva, giocando in maniera più accorta in fase di non possesso e facendo subire alla squadra meno gol. Quell’aspetto che di fatto lo aveva “punito” nell’estate del 2022. Anche in termini di scelte, da un punto di vista numerico, stiamo assistendo a delle nette diversità. Nella precedente stagione in cui in sella c’era Aurelio da Massa, si era ormai abituati a cinque/sei cambi tra i titolari, di formazione in formazione. Una tendenza che al momento non sembra esserci, con un’idea più netta tra titolari e riserve. Domani potrebbe essere addirittura da non escludere che possa scendere in campo lo stesso undici visto nell’ultima uscita. I duelli principali sono tra Grassi e Ranocchia in mezzo e tra Ebuehi e Bereszynski in difesa. I primi nominati però sembrano sul presente avere qualcosa in più, e davvero non ci sarebbe da stupirsi in una continuità. Ad Andreazzoli piace molto Fazzini, che si può collocare in tutte le posizioni del centrocampo; vedremo se magari alla fine la “novità” sarà l’ex Primavera. Forse, magari, a far rifiatare uno tra Maleh e Marin che sembrano a loro volta inamovibili. Piccolo passo indietro fisico per Baldanzi, la botta al piede presa in nazionale si è leggermente riacutizzata. Si preferisce non rischiare, ed ecco allora che dalla cintola in su non cambierà niente. E poi c’è uno dei tanti adagi del calcio che recita “squadra vincente non si cambia”. Le scelte poi non mancano e con i cinque cambi c’è modo di metter mano alla formazione, per dargli una conformazione più offensiva o, se mai speranzosi servisse, più difensiva. Quel che certo è che chi andrà dentro contro l’Atalanta metterà ancora una volta il tutto ed il di più, perchè adesso l’obiettivo è quello di non far restare Firenze una vittoria di solo cuore, ma anche di forza e bravura.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

14 Commenti

  1. Non si è vinto affatto, di vero cuore e basta a Firenze. Il gioco c’era stato anche con l’Udinese. Le palle gol c’erano state anche con la Salernitana e a Bologna.

  2. Infatti, mi pare che molti estimatori di Andreazzoli non vogliano ammettere che sta giocando in modo diverso, più coperto. E questo va bene, gli fa onore

    • Gandalf ha giocato più coperto nel secondo tempo a Firenze. Poi grosso modo è il gioco di sempre. Se si equilibrato un po come dici te è positivo, però non esagerare sennò si riva’ al gioco triste di Zanetti. Tutte le squadre hanno un loro modo di giocare. Ma nessuna se escludi le grande sanno fare tutto. Chi gioca chiuso e chi gioca propositivo. La via di mezzo non esiste o è molto difficile da perseguire. Se poi il nonno ci riesce tanto di guadagnato per noi. Ma la vedo dura riuscire a fare le 2 cose bene

      • Non si tratta di fare bene le due fasi come fanno le squadre più forti che ne hanno la possibilità; si tratta di fare bene entrambe le due fasi sfruttando le caratteristiche dei giocatori che hai a disposizione:
        un buon portiere e due buoni centrali, qualche difficoltà coi terzini, ma comunque difesa che dà affidamento; un centrocampo che può essere bravo anche a coprire e supportare la difesa, e un attacco veloce nelle ripartenze e pronto anche a sacrificarsi e dare il proprio contributo nella fase di non possesso.
        Secondo te, che tipo di gioco si dovrebbe fare ? Non dico di rinunciare completamente al gioco, ma neanche giocare come il primo tempo di Bologna, visto che al nonno è piaciuto di più che a Firenze !!! Ma scherziamo; lo ripeto, e un siamo le strisciate; dobbiamo salvarci, e la partita di Firenze è stata perfetta, senza aver mai rinunciato alle ripartenze; questo dovrebbe essere il nostro gioco, con qualsiasi squadra.

  3. Andreazzoli, che a me non piace (..va?) per la sua (fino a poco tempo fa?) visione del calcio, totalmente votata all’attacco (e con lui tutti quegli allenatori che la pensano in un certo modo), sta avendo il pregio, da una parte di non snaturarsi, da quell’altra di non farlo avendo, però, ben presente che bisogna essere un attimo più accorti. A prescindere, non prendo in antipatia nessuno (a parte la loggia, ma in questo caso è proprio una questione di pelle), se dimostra di non peccare in “incaponimento”.

  4. Atalanta squadra completamente diversa dalla fiorentina.
    Avremo sicuramente un possesso palla maggiore ma allo stesso tempo è probabile che concederemo più occasioni.
    Da tenere in considerazione che maleh è diffidato e lunedì prossimo c’è una partita importante.
    Non mi dispiacerebbe un centrocampo di fisicità e gamba composto da bastoni grassi fazzini.

  5. Gasperini gioca uno contro uno, punterà a vincere i duelli individuali, specie a centrocampo. E a centrocampo (giocando a 4) avranno un uomo in più: Hateboer, De Roon, Ederson, Holm. Sarà fondamentale dunque che Cancellieri e Cambiaghi a turno rinculino supportando le nostre mezze ali.

  6. Gasperini gioca uno contro uno, punterà a vincere i duelli individuali, specie a centrocampo. E a centrocampo (giocando a 4) avranno un uomo in più: Hateboer, De Roon, Ederson, Holm. Sarà fondamentale dunque che Cancellieri e Cambiaghi a turno rientrino supportando le nostre mezze ali.

  7. Giocare oggi control l’Atalanta è un pò come giocare contro il Parma negli anni ’90: squadra fortissima quella ducale dell’epoca che, ogni anno, cercava sempre di rafforzarsi per inserirsi nella lotta scudetto da protagonista (oltre a riuscire a vincere tutto in Europa esclusa la Coppa Campioni)… però era sempre il Parma e questa è sempre l’Atalanta. Oggi, come allora, te la puoi giocare.

    Testa bassa per cercare di fare un’Impresa contro i bergamaschi: certificherebbe la svolta (forse) decisiva per questo campionato iniziato tra mille difficoltà.

    AVANTI AZZURRO

  8. Per me sbagliato scrivere “Una partita in cui, lo diciamo serenamente, non ci sono obblighi particolari di risultato”..
    Ci sono eccome, invece…
    I punti dovremo provare a farli con tutti.

      • Ma sono frasi x dire, che la gara è difficile contro una molto più forte di te. No che i giocatori mollano e si va tutti a casa. Il calcio è cambiato in peggio. Le differenze sono sempre più evidenti tra le varie fasce. 20 anni fa si vinceva lo scudetto con 80 84 punti. Oggi con 90 95. Ci si salvava con 38 40 ora con 32 35. Vuol dire che quelle davanti tolgano ancora più punti alle piccole. Vincere a loro sono delle autentiche imprese. Quindi dire kon c è niente da perdere equivale a questo.

  9. Siamo terz’ultimi a pari con l’Udinese e giochiamo comunque in casa. Si, abbiamo purtroppo da perdere. E quindi…..dare il 110%! Poi si starà a vede’. Che l’Atalanta è più forte lo sanno tutti. Ma anche la Fiorentina lo era……

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