Poche ore all’inizio della stagione, che come abbiamo già avuto modo più volte di dire, è la sedicesima nella massima categoria. Un qualcosa davvero di incredibile, soprattutto per chi ha avuto la fortuna di vivere la prima, come colui che scrive. Era un mondo diverso, un calcio diverso, e raccontare oggi cosa significasse Empoli in serie A in quel momento è davvero difficile, poichè un esempio simile adesso non esiste. Esistono oggi club appartenenti a piccole realtà territoriali, vedi Sassuolo o Villareal, che fanno davvero bene, ma sono squadre costruite con i soldi pesanti e programmate per arrivare dove sono. E’ semmai proprio l’appartenenza geografica a far difetto. Ma quell’Empoli li era figlio di una poesia, di un favola, che con un pizzico di fortuna si è riuscita a trasformare in realtà. Una favola che era destinata ad affievolirsi e poi terminare, come a tutti sembrò nel giorno del ritorno in C. Invece qualche anno dopo da quella C ci siamo tolti, e per adesso mai più tornati, con un’altalena tra serie A e serie B che ha visto il suo punto più basso unicamente nel playout del 2012. E di serie A ne abbiamo fatta, tanta. Appunto, adesso, siamo a giocarci per la sedicesima volta.

Sedicesima volta complessiva, terza di fila per la terza volta. Si gioca per la storia, si gioca per cercare di portare almeno a quattro le partecipazioni consecutive nel massimo campionato. Ed il “mood” che ormai impazza, tra i cartelloni sparsi per la città, tra le parole dei protagonisti e quelle dei tifosi, è quello di andare a scrivere questa pagina di storia. Di farsi trovare pronti a questo appuntamento. Un viaggio lungo 38 tappe, 38 capitoli che andranno a comporre il libro della stagione. Si parte questa sera, in casa, nello stadio che da quest’anno ha visto cambiata la sua denominazione. Per la prima volta, affianco al nome di Carlo Castellani, compare un marchio commerciale. E’ quello della Computer Gross, che ormai da anni sponsorizza la squadra. Il primo capitolo vedrà in opposizione all’Empoli il Verona, squadra rediviva dopo essere andata ad un passo dalla retrocessione. E’ servito lo spareggio, vinto contro lo Spezia, per far si che gli scaligeri potessero tornare a respirare.

Come tutte le prime di campionato, sarà una partita strana e con pochi punti di riferimento. Due squadre che ancora sono alla ricerca del loro assetto migliore, con i “meccanici” ai box impegnati a girare i bulloni per trovare il punto in cui far rendere di più il motore. Due squadre che ancora sono alle prese con il calciomercato, con la sensazione che da una parte e dall’altra, manchi ancora qualcosa per completare al meglio la rosa. Quella con il Verona non è una gara banale, e con la mente che spazia tra l’oggi ed il 1986, va ricordato di come la prima storica vittoria ad Empoli in serie A, sia arrivata proprio contro la squadra di Giulietta. Però, tornando al 2023, ci sarà da fare i conti contro una squadra che verrà per cercare di chiudersi e non farci giocare, provando poi a sfruttare le ripartenze. Una gara in cui un avversario, per tutte e due sia chiaro, sarà rappresentato dal caldo. Servirà dosare davvero bene le risorse e cercare di mantenere lucidità mentale; soprattutto se la gara fosse bloccata, la differenza la potrebbe fare proprio la miglior ossigenazione. Dall’Empoli ci aspettiamo indubbiamente qualcosa in più dal punto di vista prestazionale rispetto alla gara di Coppa, senza però voler adesso metter pressioni. Partire bene sarebbe importante, sia per i punti che andrebbero già in cascina (il conto va fatto sempre sui 38), sia perché stasera è già scontro diretto. Sappiamo però come siamo partiti lo scorso anno, tra coppa e campionato, non sarà quindi la gara di stasera quella che ancora ci racconterà la storia dell’Empoli, e se l’Empoli potrà far la storia.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

12 Commenti

  1. Per me la scalata è la più difficile di sempre, perchè al terzo anno abbiamo sempre fallito e questa è storia…. quest’anno io la vedo come la scalata dell’Everest: difficile, a tratti impossibile, ci saranno momenti dove tutto e tutti saranno in discussione, dove forse la strada intrapresa non porta a niente e bisogna cambiare, dove non manceranno le polemiche, ma magari ci saranno “momenti di vera gloria” dove sarà facile dire “orgogliosi di essere empolesi”….. ecco proprio l’orgoglio, lasciamolo ai tempi bui a quando usciremo dal Castellani (per me si chiamerà sempre così) con tante legnate sul groppone…. lì misureremo la fede e l’attaccamento…. oggi si inizia, è il primo giorno di scuola …. non dovranno mancare CORAGGIO E DETERMINAZIONE E QUEL PIZZICO DI FOLLIA CHE ACCOMPAGNA LE GRANDI IMPRESE….. io ci sono e spero che anche tutti le altre componenti (squadra, società, tifosi e tutta Empoli) ci possano essere, perchè non ci aspetta una stagione qualsiasi, ci aspetta la S T O R I A!!!! Buon Campionato a tutti e FORZA EMPOLI SEMPRE!!!!

  2. Quello che ha fatto l Empoli fc in questi quasi 40 anni è qualcosa di unico. Quella fortunosa promozione in serie A( tra l’altro dopo un ottimo campionato di serie B… Il mio primo da tifoso!) poteva rimanere l’unica… Ed invece…..Empoli adesso è famosa in Italia e in Europa principalmente per questi risultati calcistici.. Ricordo bene quando nell 86 i miei amici lo confondevano con il più famoso Eboli del romanzo. L’unica squadra che ha tentato negli anni di scrivere una storia altrettanto mirabolante è stato il Castel di Sangro….ma poi sappiamo come è finita… Adesso l’importante è affrontare questa 16esima serie A con il solito spirito battagliero…..ispirandoci nei momenti di difficoltà ai gladiatori del passato.. Vertova e Gelain….Che oggi diremmo buoni per una media squadra di serie B… E invece…. 😉

  3. Fisicamente loro ci portan via di peso. Ma noi, coi nostri piccoli folletti, in contropiede possiamo bucarli e vincere. E Baldanzi non avrà il killer Ceccherini che lo aspetta….

    • Giusto… e che bella carriera ha fatto il “fabbro” livornese… a 30 anni costretto a emigrare in Turchia per raccattare un po’ di soldi e non finire la carriera prematuramente

  4. Forza Empoli …..tutti uniti per fare la storia state tranquilli che molte partite le perderemo per noi e’ importante salvarsi e valorizzare i giovani e Corsi in questo e’ maestro indiscusso e se non ricordo male fu lui a lanciarlo come allenatore e forse non aveva nemmeno il patentino.

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