Nelle settimane che hanno preceduto l’amaro epilogo del campionato azzurro abbiamo registrato il serpeggiare di un pensiero che potremmo riassumere nella frase: “Ci toccherà festeggiare il centenario in Serie B…” (da pronunciarsi con tono deluso e magari scuotendo un pò la testa). Un tema che ricorre ancora oggi in alcuni commenti.

Sicuramente sarà una magra consolazione per il popolo empolese, ma la buona notizia è che non necessariamente sarà così. Le 100 candeline andranno infatti spente nella stagione 2020/21, il che lascia aperte le porte della speranza di festeggiare in Serie A qualora la squadra ci regalasse la gioia di una immediata promozione.

A sostegno e conferma di questa affermazione potremmo affidarci alla consuetudine, e quindi ricordare che le celebrazioni dell’80° e del 90° hanno avuto luogo nelle stagioni 2000/01 e 2010/11 (a Novembre, per rievocare la prima vittoria in un torneo). Oppure potremmo affidarci a Wikipedia e al sito ufficiale della società, che parlano di fondazione nell’Agosto del 1920, quindi a stagione sportiva 1920/21 avviata.

Abbiamo invece voluto fare qualcosa di più, interpellando chi (per vocazione, lavoro e affetto per i colori azzurri) possiamo considerare il depositario della storia dell’EFC: Carlo Fontanelli. Giornalista, autore ed editore universalmente apprezzato per il rigore delle proprie pubblicazioni sulla storia del calcio, i suoi testi sull’Empoli rappresentano una raccolta di documenti, storie e anedotti, imprenscindibile per il buon tifoso azzurro. Quindi chi interpellare se non lui per sciogliere ogni dubbio?

– Carlo, alcuni tifosi hanno manifestato una delusione “supplementare” a quella per la retrocessione, ovvero l’amarezza per la prospettiva di dover tagliare il traguardo prestigioso dei 100 anni dell’Empoli nella prossima Serie B. Pensi sia possibile rassicurarli una volta per tutte sul fatto che non necessariamente sarà così?
– La nascita del club è da datarsi tra il Luglio e l’Agosto del 1920. Il 15 Agosto 1920, infatti, il periodico “Il Piccolo” riporta come il precedente 4 Luglio presso il campo sportivo dell’Abetone, l’odierna Piazza Ristori, un gruppo di giovani empolesi avesse deciso di dar consolidamento al movimento calcistico locale (comunque già attivo sul territorio fin dal 1909, stagione in cui l’Emporium sorse e di lì a poco si affiliò alla FIGC) indicendo un incontro amichevole contro la Vigor Fucecchio, scegliendo per sé maglie di color rosso ed il nome di Empoli Foot-ball Club. Tra quegli empolesi, nel ruolo di portiere, c’era Tullio Tuti, che poco tempo più tardi, il 20 Settembre 1926, avrebbe inoltre tenuto a battesimo anche la Fiorentina, difendendone i pali nel primissimo incontro col Signa (per puro amore dello sport ed alla faccia del campanilismo), ma che per l’Empoli fu una delle prime bandiere prima sul campo e poi come allenatore, dirigente e persino presidente. La compagine empolese si radunò poi di nuovo il successivo 12 agosto per disputare il suo secondo incontro contro l’Ardita di San Miniato e contestualmente si costituì un primo organigramma societario presieduto da Dino Brogi.
L’1 Novembre arrivò quindi anche il primo trionfo pre-ufficiale con la vittoria del Torneo di San Miniato, sempre in maglia rossa. L’azzurro, estratto dallo stemma cittadino a simboleggiare la comunità empolese, divenne colore sociale solo qualche mese più tardi, quando la sezione calcistica dell’Unione Sportiva Empolese, nata sulla scia di Tuti e compagni, fu di fatto assorbita dall’Empoli Foot-ball Club in un’unica compagine calcistica denominata Empoli Foot Ball Club, che poi il 29 Giugno 1921 avrebbe anche inaugurato il suo terreno di casa, appunto quello dell’Abetone, e che gradualmente avrebbe iniziato a svolgere attività ufficiale.
I tifosi azzurri, insomma, stiano tranquilli, c’è tutto il tempo per festeggiare il centenario nella massima serie.
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La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

11 Commenti

  1. Dobbiamo festeggiare e anche tanto… ce lo meritiamo e soprattutto se lo merita questo bellissimo nome: EMPOLI FC 1920.

  2. E comunque si può festeggiare tranquillamente Il centenario della società anche con una bella retrocessione in Serie C

  3. E magari l’anno prossimo in prossimità del corpus domini invece del lancio del ciuco potremmo fare il lancio del……… Metteteci chi volete anche me….

  4. Togliete l’abbonamento a chi vuole festeggiare con 1 anno di anticipo per favore. Vadano a vedersi le loro vere squadre del cuore.

  5. Ritornare al vecchio logo, quello con la collegiata, con la scritta 1920, questo nuovo fa recere sembra un serpente attorcigliato…la collegiata simbolo della città e della squadra…a me carissimo mi ci sono anche sposato…empolesi d.o.c..rebecca pensaci e rimetti questo simbolo…..

  6. La maggior parte dei campionati disputati in 99 anni sono stati in serie C … Quindi festeggiare il Centenario in serie B non mi sembra un disonore !

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