Potrebbe cambiare qualcosa nell’assetto offensivo della squadra, sfruttando maggiormente la trequarti. Grazie all’aiuto del match analyst, Fabio Maniscalco, proviamo a vedere quelle che possono essere le principali differenze ed i cambiamenti rispetto all’oggi. Una squadra come l’Empoli di Dionisi, tendenzialmente fluida e verticale, può cambiare volto in modo significativo semplicemente modificando l’assetto della trequarti. Restando fedele alla difesa a tre, ci sono due strade principali quando si vuole abbandonare il 3-5-2: giocare con un trequartista e due punte, oppure con due trequartisti alle spalle di un’unica punta. Sono differenze che, a livello di dinamiche, cambiano molto sia in possesso che in non possesso. Con un 3-4-1-2 (o 3-4-2-1 interpretato in modo più verticale), Dionisi può sfruttare un riferimento tra le linee che accompagni le due punte. In questo caso il trequartista ideale è Ilie, giocatore capace di ricevere sul corto e attaccare lo spazio palla al piede. Ceesay garantisce qualità nell’ultimo passaggio, mentre Shpendi potrebbe interpretarlo in maniera più aggressiva e vicina alla porta.
Un trequartista e due punte: più presenza in area, più profondità. Con due punte davanti si aprono scenari interessanti: Movimenti “a fisarmonica”: una punta (Pellegri o Popov) può venire incontro, l’altra (Nasti o Shpendi) attacca la profondità. Maggiore occupazione dell’area: l’Empoli arriverebbe con più uomini negli ultimi 20 metri, utile contro difese chiuse come spesso avviene in trasferta. Più pressione sul primo possesso avversario: due attaccanti permettono una prima linea più efficace sul portatore. Il limite è nelle distanze: il trequartista deve lavorare molto, perché rischia di rimanere schiacciato sulle due punte se la squadra si abbassa. Due trequartisti e una punta: più palleggio, più imprevedibilità tra le linee. Il 3-4-2-1 “puro” offre invece più densità tecnica tra le linee. Qui Dionisi può mischiare caratteristiche: Ilie e Saporiti per qualità, dribbling e rifinitura; Ceesay per dare tempi e letture; Shpendi come trequartista-ibrido che si avvicina spesso alla punta. Con due trequartisti, l’Empoli guadagna in maggiore possibilità di tenere il pallone, attirare e far uscire gli avversari, più linee di passaggio interne verso la punta (Pellegri o Popov ideali come riferimento centrale), maggior libertà di scambio e rotazioni, con uno dei due trequartisti che può allargarsi per liberare il corridoio interno. Il limite è la profondità: con una sola punta, se questa non è attaccata con continuità dai due trequartisti, si rischia di diventare prevedibili e giocare troppo “piedi su piedi”.
In sintesi, cosa cambia?
3-4-1-2 → più verticalità, più profondità, più presenza in area. Sistema ideale se si vuole sfruttare la doppia punta e giocare in transizione.
3-4-2-1 → più palleggio, più imprevedibilità tra le linee, più controllo delle fasi centrali. Perfetto quando serve gestire il ritmo e muovere difese bloccate con combinazioni corte.
Sapendo come Dionisi ama alternare fasi di pressione a momenti di dominio del pallone, è probabile che in base agli avversari potremmo vedere entrambe le soluzioni nel corso della stagione. L’importante è che la squadra continui a sfruttare il proprio punto di forza: la varietà di interpreti davanti, che permette di cambiare pelle senza snaturare l’identità.














Io penso che Cesay deve fare l’esterno non il tre quarti in una posizione che non è la sua. Siccome perdi un centrocampista che almeno il tre quarti sia di ruolo (ilie o Saporiti). Quel ruolo lo può fare soltanto nella ripresa se sei in vantaggio e allora in contropiede “corri ragazzo laggiù” ma ad inizio partita mi sembra né carne né pesce.
dall’articolo sembra che entrambi i moduli vadano bene contro difese chiuse (“Un trequartista e due punte: … utile contro difese chiuse come spesso avviene in trasferta. “) e (“3-4-2-1 … Perfetto quando serve gestire il ritmo e muovere difese bloccate”)
e che entrambi diano verticalità (“3-4-2-1 interpretato in modo più verticale”) e (“3-4-1-2 … più verticalità”)
non sono un esperto quindi magari ho frainteso.. ma forse si intendeva dire che vale sia una cosa che l’altra, per ciascun modulo, a seconda di come i giocatori interpretano quello stesso modulo?
Fino al mercato difesa a 3
Da gennaio in poi difesa a 4
Pochi discorsi formazione uguale a quella con il Catanzaro con Cesay al posto di Saporiti e Nasti o Pellegri al posto di Popov…
Poi dovra’ scegliere il mister uno tra yepes e ghion io preferisco il primo…..
….
Per Cesay e’ un po’ la posizione che aveva il primo Bejrami che partiva piu’ largo…poi c’è da trovare un Lamantia e un Mancuso ma ci si arrivera’….
Ma ci vuole coraggio non un formazione da 0/0 per non prenderle come a Chiavati per favore
Sempre stato per il 3412; ma a Dionisi gli manca un pò di coraggio, e non vorrà rischiare; e invece rischierà di più con un baricentro più basso.
il trequartista in casa Empoli è sempre stato il fulcro della manovra…vannucchi,bairami,zajc,saponara,verdi,fazzini…sicuramente siamo stati abituati bene…in questa rosa non saprei..
vedrei bene l’agilità di saporiti con la corsa di cesay…ma anche ilie non mi accende più di tanto…
Con l’Avellino possiamo perdere. Ma penso che il pareggio potrebbe essere raggiunto con un po di fortuna. La viola intanto odora la B. E a Firenze più nessuno parla di calcio.
Più nessuno? Se battono Luciano sabato, per loro è come vincere lo scudetto.
A Firenze non si parla di altro che dell’incontro con la Juve. Chissà che casino ci sarà intorno allo stadio e poi per i viali. e anche numerosa sarà la presenza della polizia.
ma noi pensiamo a vincere a Avellino o cmq a non perdere
Ma chissene delle nane non ce lo mettiamo?Pensiamo a noi…
Aspettiamo la conferenza stampa di Dionisi