A cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale: W.S.B. (Weisschwarz Brigaden, nate nell’81).

Altri Gruppi/compagnie esistenti: Sconvolts, Viking, Bronx Vigne, Bellaria (ex-Madmen), Menti Perdute, Cesenatico, Cervia, Brigate Predappio, Ultras Cesena Nord Italia, Senza Paura, Tipi Tosti Cesena, Quelli del Chrysler, Fzl, Ska, Kal Burdel del Settore B, Cesena KB Ad Savgnin, Chimik Group San Carlo, Centro Storico, Nucleo Estremo, Vecchia Guardia, Settore E, Delirio Bianconero, Disagio Bianconero, Qdb Cesena, Brigate Alcool, S.Mauro Mare, Trento, Gatulen, 051, Imola, Forlimpopoli, Lugo Bianconera, Gambettola, Quelli di Solarolo, Vecchia Romagna, Chi Burdèl Collettivo Cesena, Brigata Malata, Civitellesi al Seguito, Novara.

Siti Internet: www.cesenainbolgia.netwww.bronxvigne.it      Politica: Perlopiù apolitici, con correnti sia di destra che di sinistra, come recitava uno striscione d’antan: “Né rossi, né neri, solo bianconeri”.

Settore: Curva “Mare” (Sud)

Gemellaggi/Amicizie: Brescia: forte, sentito gemellaggio ultratrentennale, tra i più longevi del panorama ultras italiano, il gemellaggio si consolidò poi durante lo spareggio per non retrocedere in C tra Brescia e Empoli nel 1989, disputatosi sul campo neutro di Cesena, coi bresciani che occuparono la curva cesenate. Numerose le visite reciproche che si sono scambiati in tutto questo tempo. In Cesena-Brescia 06/07 giri di campo coi bandieroni delle due tifoserie, così come in tante altre occasioni. In Brescia-Cesena 05/06 i cesenati esposero la scritta “Grandi valori vecchi ideali la nostra amicizia non ha uguali”, al quale i bresciani risposero con “Un saluto sincero al mio fratello guerriero! Onore a Cesena”. I cesenati in Cesena-Brescia 15/16: “Amicizia e valori…prima dei colori, bentornati gnari!”; giri di campo coi bandieroni anche in questa occasione. Alcuni anni fa esposto lo striscione “Due stelle in cielo cantano con noi, Tone e Glauco nel cuore!!”, rispettivamente capi-ultrà di Brescia e Cesena. Incredibilmente è stata vietata dall’Osservatorio ai bresciani la trasferta di Cesena del 4 aprile ’17. Una decisione sconcertante, che ha indotto i cesenati a protestare durante la gara: in silenzio la prima mezzora lasciando vuoti i settori abitualmente occupati, con la “Mare” spoglia di tutti i soliti vessilli . Al 31° inizia il tifo, scatenando una bolgia, ricordando sempre il loro essere ultras. In Entella-Brescia 15/16 scritta bresciana “Onore alla Cesena Ultras”. In Brescia-Cesena del novembre 2016 i bresciani espongono “Cesenati e bresciani fratelli per sempre”. –Mantova: fraterno, forte rapporto ultraventennale, con continue visite reciproche negli anni, ad esempio lo stendardo “U.Mn. Poggio” in Cesena-Padova 02/03; la pezza “Mantova 1911” in Modena-Cesena e Cesena-Rimini 06/07, lo striscione omonimo a Verona nel 2004/05; lo striscione “Virgilian Kaos” Mantova in Cesena-Bologna 95/96 e Cesena-Livorno 97/98; nel 2005/06 giri di campo coi bandieroni, sia a Mantova che a Cesena. Mantovani presenti a Cesena per Cesena-Modena 13/14, sia in campionato che ai Playoff, in Cesena-Verona 14/15 e in Verona-Cesena 16/17. –Palermo: amicizia ultraventennale coi siciliani. La prima volta dei cesenati a Palermo si ha nel 1992, con una ventina di tifosi sistemati nella tribuna centrale. Striscioni “U.C.S.” e “Brigate” presenti in Catania-Cesena 04/05. Per Sassuolo-Palermo (4-1) 16/17 esposta la pezza “WSB ’81 Cesena”. In Cesena-Salernitana, novembre ’17, esposta la scritta “Rip Dario Ucn Palermo”.  –Stoccarda: amicizia risalente ad alcuni anni fa, quindi piuttosto recente ma forte e solida, quella che li lega ai tedeschi, che militano in Bundesliga. Gli striscioni di “Viking” e “Cervia” erano presenti in Stoccarda-Bayern Monaco del dicembre 2011, mentre “Sconvolts” e “Imola” erano presenti in Stoccarda-Eintracht Francoforte 10/11, con i padroni di casa che esposero lo striscione “Cesena e Stoccarda unite contro la tessera”. Nel febbraio 2014 la curva dello Stoccarda espone in casa propria lo striscione “Siete ultras non delinquenti, avanti Curva Mare!”. –Osasuña Pamplona: dura da diversi anni ormai l’amicizia, ormai consolidata, coi baschi, militanti nella Segunda Division Spagnola, più direttamente con il gruppo “Indar Gorri”, che anni fa espose in curva lo striscione “Grazie per tutto Cesena!”; inoltre lo striscione da trasferta “W.s.b.” è stato ospitato nella loro curva, insieme a “Stop nazi”; Pezza “Indar Gorri Osasuna” presente in Cesena-Varese e Reggiana-Cesena 03/04, “Indar Gorri Aurrera” in Cesena-Salernitana 15/16. –Saint Etienne: vecchia, forte e solida amicizia coi transalpini, in particolare col gruppo “Magic Fans ‘91”. Numerose le visite che si sono scambiati nel corso di questi anni, ad esempio lo striscione “Magic Fans ‘91” è stato presente in Cesena-Pisa 02/03, Cesena-Rimini 03/04, Cesena-Napoli 10/11. In Cesena-Pro Patria esposto nel 2008/09 il messaggio “Cesena e St. Etienne unis dans le douler, ciao Max” (“Unite nel dolore”). Lo striscione “Benvenus Magic Fans” è stato esposto fuori dalla curva in Cesena-Modena 09/10. In Cesena-Bologna 11/12 esposti gli striscioni: “Interdits presents” (“diffidati presenti”) degli Ultras Tribune Nord, “W.S.B.-M.F. amici per sempre” e “Vivre dans le coeur de ceux qui restent c’est ne jamais mourir” (“vivere nei cuori di chi resta è non morire mai”). W.s.b. presenti al fianco dei francesi in Inter-St.Etienne di Europa League, fase a gironi 14/15. –Peterborough United: amicizia piuttosto recente, risalente ad alcuni anni fa, quella con gli inglesi, che militano nella Football League One, il terzo livello del calcio inglese. L’amicizia è nata grazie ad un signore, figlio di una famiglia cesenate installatasi a Peterborough, città di “Albione” gemellata con Forlì, che è voluto tornare sulle tracce del passato familiare, esaltando la sua fede per il Cesena. Davide, questo il suo nome, aveva deciso di venire a vivere in Romagna per un anno e alla fine è rimasto a Cesena 8 anni prima di fare ritorno in Inghilterra. Grazie a lui molti suoi amici inglesi si sono appassionati al “Cavalluccio marino”; andavano a trovare Davide a Cesena e lui li portava allo stadio, affezionandosi anche loro al Cesena: gli piaceva molto l’atmosfera… Anzi, alcuni cesenati sono andati a vedere le partite dei “Posh”, come vengono chiamati i giocatori del Peterborough United. Col Milan, nel 2011/12, presente lo striscioncino “Cesena-

Peterborough”, mentre lo stendardo “Peterborough United” è stato presente in Cesena-Bologna 10/11 e altre volte come di recente (ottobre ’17) col Novara in casa. –Juve Stabia: buon rapporto, feeling.

Ex-gemellaggi: Parma: vecchio gemellaggio targato anni ‘80, che si scioglie nel ‘93. Durante la trasferta parmense a Rimini dell’82-83, dopo le sassate ricevute al treno a Reggio Emilia e Bologna, alla fermata di Cesena i “Boys Parma” trovarono con stupore il gruppo ultrà locale che non aveva intenzioni bellicose, ma anzi chiedeva di unirsi alla trasferta, visto il loro odio per i riminesi. Da lì iniziò una serie di visite reciproche, i cesenati tornarono coi parmensi a Rimini nella stagione 85/86, e li affiancarono a Bologna per il derby, sia nell’85-86 che nell’86-87. Proprio l’odio contro Bologna rafforzò la simpatia tra i due gruppi ultrà, che culminò con il gemellaggio celebrato a Cesena nell’86/87 con il tradizionale giro di campo coi bandieroni, ripetuto poi al “Tardini”. Furono molto vicini ai parmensi nell’anno della promozione, stagione 1989/90, quando andarono diverse volte a Parma (striscione “Skins” in Parma-Foggia), anche il giorno della promozione nel derby con la Reggiana. L’anno successivo, il 90/91, i parmensi invasero Cesena, rinnovando il gemellaggio al grido di “chi non salta è bolognese”, mentre al “Tardini”, nonostante la retrocessione del Cesena, i romagnoli festeggiarono la storica prima qualificazione in Coppa Uefa dei parmensi. Alla finale di Coppa Italia Parma-Juve 91/92 c’era lo striscione “W.S.B.” in curva Nord, mentre l’ultima apparizione cesenate al “Tardini” risale a una semifinale di Coppa con l’Atletico Madrid 92/93. Le nuove generazioni avevano legami più saldi coi veronesi, i parmensi; e coi bresciani, i cesenati, così successe che un litigio in curva Nord con l’Atletico tra cesenati e veronesi, allontanasse definitivamente le parti ed il gemellaggio finì tra l’indifferenza generale delle due curve. Ci si perse di vista, anche se il fraterno rapporto non è mai scivolato nell’odio. Con rispetto ognuno per la sua strada, come confermò un incontro ravvicinato a un autogrill, anni fa, tra il pullman dei “Boys” e diverse macchinate di cesenati e come è stato confermato dai recenti striscioni parmensi per l’ex capo-ultrà cesenate Glauco, tipo “Glauco e Bagna per sempre nel cuore degli ultras”. Milan: vecchia amicizia anni ’70-’80. Giro di campo coi bandieroni, come usava all’epoca, in Cesena-Milan 1981/82, con, a fine partita, scontri tra le due fazioni, che posero fine al gemellaggio. Triestina: gemellaggio che affondava le sue radici fin dagli anni ’80, direttamente con gli “Ultras Trieste”. Napoli: negli anni ’80, in un periodo in cui erano gemellati con mezza Italia i napoletani avevano buonissimi rapporti coi cesenati, che tra l’altro, una volta accolsero i partenopei in maniera estremamente calorosa, poi è finito tutto e si è passati a una fiera rivalità. Modena: amicizia datata anni ’80, sfociata poi in rivalità (vedi sezione “Curiosità”).

Rivalità: –Bologna: rivalità antica, fortissima; odio viscerale regionale, campanilistico, che non riguarda solo le curve ma le città stesse. Scontri durissimi nel derby emiliano-romagnolo a Bologna nell’86/87. Violenti incidenti nell’aprile 2012, prima di Cesena-Bologna, lontano dal “Manuzzi”. Uno scontro “all’inglese”, premeditato, su appuntamento, fissato alle 12, un autentico campo di battaglia, tra auto distrutte, spranghe, catene, bastoni. Il festival della violenza andò in scena quindi ben prima della partita. Ultras delle due parti si sarebbero sentiti e dati appuntamento per un “mezzogiorno di fuoco” per “regolare i conti”. A fronteggiarsi oltre 200 persone, più cesenati che bolognesi; il clou poco prima delle 14, quando gli ultras bianconeri invasero la Statale Cervese, i rossoblù scesero dalle loro macchine e si scatenò l’inferno…panchine che volavano, colpi sferrati con spranghe e catene di grosse dimensioni. C’è chi dice di aver visto spuntare anche dei coltelli, che comunque non vennero ritrovati. Imprecisato il numero di feriti, anche se le armi utilizzate fanno pensare che in tanti abbiano riportato profonde contusioni e ferite di vario tipo; non si fecero medicare per non essere diffidati. Quando numerose auto di forze dell’ordine raggiunsero il punto più critico, tutti i protagonisti si dileguarono, fatta eccezione per quattro bolognesi, che videro il loro Mitsubishi Pajero coi vetri distrutti e le portiere spaccate a colpi di spranga. La tensione salì alle stelle anche nel postpartita. Gli ultras cesenati iniziarono una sassaiola in direzione dei carabinieri, che bloccavano la strada. Quando il lancio di sassi si fece più fitto iniziarono a volare biciclette, bottiglie, panchine e tavoli dei chioschi, il tutto nella zona tra la “Mare” e i distinti. Una 30ina circa di secondi di botte che costarono sei feriti tra le f.d.o. e molti contusi anche tra gli ultras. Fermato un 36enne di Cesena che partecipò attivamente agli scontri tra ultrà e f.d.o. Striscione “North Commandos” Bologna esposto in Cesena-Bologna 89/90. In Bologna-Cesena 06/07 esposto dai padroni di casa lo striscione “Collettivo Bianconero” e frecciatine come “Cesenati: figli bastardi di bolognesi in vacanza” e “W.S.B.: nome tedesco tricolore sullo striscione e rivendichi Romagna nazione”, mentre i cesenati risposero con “Serrande abbassate che arrivano le Brigate”, “Facciamo la pace?” e, sull’acronimo del gruppo bolognese U.r.b. (Ultras Rossoblù), un “Ultras Rinchiusi al Bar”. Pezza dei “Freak” Bologna esposta in Cesena-Bologna 07/08. –Rimini: vecchio, forte odio campanilistico, spesso sfociato in incidenti che si perdono nella notte dei tempi. I riminesi esposero in Cesena-Rimini 06/07 gli striscioni “Seguaci del Passatore? sì ma col trattore” e “Tolte le frazioni siete 4 coglioni”. In Rimini-Cesena 03/04: “Oggi come ieri benvenuti al “Romeo bianconeri” e “2-11-03 auguri cadaveri” (i cesenati), “Traghetto, Curva Mare, cavalluccio marino…invidioso il cugino?” (i riminesi). Nella stessa partita “scooterata” dei cesenati verso la vicina Rimini. Si ricorda poi un Cesena-Rimini 80/81 con bare biancorosse in curva e sciarpe biancazzurre, forse della Spal, oltre ai gravissimi incidenti tra le due fazioni in un amichevole del dicembre ’94, che portarono a 157 persone diffidate, di cui 36 solo dei Madmen. Pezzo dello striscione “Falange” riminese esposto in Cesena-Rimini 03/04. –Verona: nel maggio ’99 a Cesena si registrano violenti scontri, ai quali fece da prologo la partita dell’andata, quando i cesenati, due ore prima della gara, si produssero in un tostissimo raid sotto la Sud inasprendo quella che fino ad allora era, per così dire, una rivalità “normale”. Un inadeguato servizio d’ordine, ridicolo nel numero e nell’organizzazione, creò presupposti per un autentico “far-west”. A Cesena è chiaro che i veronesi vollero rispondere “adeguatamente”. Un pullman veronese pieno di tifosi passò dietro la curva dei cesenati, ma questi assaltarono subito il torpedone, coi primi fans scaligeri scesi e malmenati. Malgrado ciò però tutti i veronesi scesero a terra e con coraggio affrontarono a viso aperto i cesenati. Ne nacque un parapiglia risolto con fatica dalla polizia. I fans del Verona cominciarono a scalciare i pannelli in plexiglass e li sfondarono a forza di pedate, tanto che i vetri cedettero. Arrivò la celere che evitò l’invasione nei Distinti, ma ebbe inizio un violento testa a testa cariche e controcariche tra veronesi e celere, che durò per diverso tempo. Dal secondo anello venne scaraventato un lavandino in testa ai tutori dell’ordine. Cesenati scatenati a fine gara, giunti in massa dietro i Distinti, cominciarono a premere sulle barriere d’acciaio che isolano il parcheggio degli ospiti. Cedette in un punto un’inferriata e ci furono 5-6 minuti di scontri frontali, con cinghie, bastoni, lancio di segnali stradali. Le f.d.o. ingrossarono poi finalmente le fila e dispersero i romagnoli. Quando sembrava tutto finito fu la volta dei veronesi che, incredibilmente “fuggiti” dal loro parcheggio, sbucarono in circa 300 vicino alla curva “Mare”, affrontati con coraggio da una 50ina di impavidi cesenati, dispersi poi con l’arrivo delle f.d.o. che riportarono la calma. Le cifre ufficiali parlarono di 34 feriti. I più gravi: un poliziotto ferito dal lancio del lavandino e un cesenate che affrontò i veronesi nell’ultima rissa. Gli incidenti costarono numerose diffide. Incidenti anche nel 2004/05, sempre a Cesena. Incidenti anche nel 16/17 (vedi sezione “Curiosità”). –Modena: vecchia, sentita, aspra rivalità emiliano-romagnola. I modenesi, in Cesena-Modena 04/05, esposero l’ironico striscione “Piadina, ombrellone, salvagente…oltre a questo non contate niente!”. La rivalità è stata condita anni fa da coreografie irriverenti, dall’una e dall’altra parte. I cesenati nel 2006/07 a Modena esposero “Mi lamento al telefono capovolgo lo striscione…e ti meno in stazione”. –Spal: incidenti soprattutto nel dicembre 2008. La Digos di Ferrara fermò due tifosi ferraresi per reati vari. In Cesena-Spal 02/03 esposta la scritta “Società Per Abuso Lame”, giocando con l’acronimo della sigla S.p.a.l. –Milan: a Milano, 14/15, fuori gruppo nel pregara di una 40ina di cesenati armati di ombrelli e bastoni, parcheggiano i furgoncini fuori dal settore ospiti e s’incamminano verso la Nord. Arrivati nei pressi della curva vengono intercettati dagli steward e, dopo, dalle guardie, non prima di invitare allo scontro i pochi milanisti presenti. –Ravenna: antica rivalità, molto forte, su chi deve avere la supremazia in Romagna; numerosi in passato gli scontri, con incidenti non di poco conto. Qualunque tifoseria gemellata o amica dei ravennati, è nemica dei cesenati. Striscione “Armata” dei ravennati rubato, poi esposto in Cesena-Ravenna 93/94, partita in cui furono esposti anche gli striscioni di sfottò “Ravenna e Bologna: 2 città un‘unica merda” e “Ra=Repubblica Africana”. Striscione ravennate “Fossa” esposto dai cesenati in Cesena-Ravenna 95/96. –Vicenza: vecchia rivalità, inaspritasi negli ultimi anni. Poco prima di Vicenza-Cesena del settembre 2012, una trentina di ultras del Vicenza attesero i bianconeri, “accogliendoli” con le bottiglie e danneggiando auto. All’arrivo delle f.d.o. tutti si dileguarono. Il 21 novembre 2015 a Vicenza alcune decine di tifosi bianconeri avevano aggirato l’obbligo di fermarsi al casello di Vicenza Est. Circa una 60ina di ultras cesenati, invece di prendere gli appositi autobus che li avrebbero trasportati allo stadio, hanno raggiunto lo stadio da soli, attraversando tutto il centro di Vicenza. Arrivati in zona stadio si sono imbattuti, com’era prevedibile, con gli ultras di casa che stavano affluendo per vedere la gara. Nei pressi di un bar tra i più frequentati dai veneti vi fu un contatto tra le due fazioni, alcuni momenti di tensione e di botte. Il “la” ai tafferugli lo dette il lancio di una bomba carta da parte dei supporters bianconeri. Pioveranno immancabili denunce e Daspo da una parte e dall’altra. Successivamente sono stati annullati 21 Daspo ai cesenati dal Tar del Veneto. In tutto i Daspati erano circa 70. Il 9 ottobre 2016 Vicenza-Cesena è stata teatro di incidenti che hanno portato all’emissione di 18 Daspo, 9 per parte. Anche in questo caso i cesenati con mezzi propri, decidono di evitare l’uscita consigliata. Da liberi cittadini quindi imboccano le strade che portano al settore ospiti, trovandosi verso le 13 in piena zona stadio. Solo allora vengono intercettati da un’auto della Digos di Vicenza e bloccati nel bel mezzo di una via a poche centinaia di metri dalla curva casalinga, poi portati in un’area parcheggio dove gli vengono trattenuti i documenti dalla Digos che li filma uno ad uno, e dopo più di un’ora di attesa forzata, gli viene intimato di tornare a Cesena, nonostante fossero in possesso della Tessera del tifoso e del biglietto della partita, che non gli vengono mai chiesti, quindi privati del diritto di assistere alla partita.  Adiranno per vie legali. –Pescara: negli anni ’80, diverse trasferte movimentate a Pescara, niente male pre e post partita. Agguato ultras all’autogrill di Pescara, dopo la gara Pescara-Cesena del 15 aprile ’16, quando i cesenati, che si erano fermati a fare rifornimento, sono stati aggrediti da quasi 40 di pescaresi, armati di spranghe, bastoni, sassi e dotati di caschi integrali per proteggersi. Gli ultras cesenati non si sono fatti pregare e sono scesi dal pullman scontrandosi coi rivali. Alla fine alcuni ultras cesenati sono rimasti feriti, mentre, all’arrivo della polizia, i pescaresi si sono dileguati. –Fiorentina: gli scontri si perdono nella notte dei tempi, incidenti in un Cesena-Fiorentina di fine anni ’80. Striscione “C.a.v…atevi dal cazzo”, esposto in Cesena-Fiorentina 93/94. –Catania: rivalità che si spiega soprattutto con l’amicizia coi palermitani, nemici acerrimi dei catanesi. –Inter: in Cesena-Inter 1999/00 esposto in curva cesenate lo striscione “Linea Gotica” rubato agli interisti. –Sambenedettese: antica rivalità con scontri piuttosto duri in passato. Numerosi gli episodi di violenza. –Andria: il 3 ottobre 1993, ad Andria, trasferta da coprifuoco, con una decina di minuti carichi di tensione. Ingenti i danni al pullman romagnolo, in un clima da vera e propria guerriglia, coi pugliesi che lanciavano di tutto, tra cui sassi e pietre enormi, con corpi a terra, poliziotti a lanciare lacrimogeni anche verso il pullman cesenate, gravi mancanze delle f.d.o., che li fece uscire inspiegabilmente all’istante, dopo aver proposto loro di evacuare un’ora dopo la gara. Di quel giorno colpì anche il fatto che non solo la curva andriese ce l’avesse coi cesenati, ma un’intera città. –Spezia: rivalità recente. Particolarmente agitato il dopo Spezia-Cesena del 16 aprile 2013, quando, nonostante la scorta, nel tratto dallo stadio al casello autostradale, alcune auto di spezzini si infiltrarono nel traffico, alcuni liguri lanciarono sassi a uno dei due pulmini (in tutto circa 35 i cesenati presenti), poi le forze dell’ordine, arrivate al casello, lasciarono via libera ai due pulmini, avviati verso Parma, ma è qui che dopo pochi chilometri un auto di spezzini si affiancò a un pulmino, e un passeggero dell’auto, sporgendosi, prese a cinghiate un finestrino frantumandolo. Tanta la paura, visto che sul pulmino erano presenti donne e anziani. Pare essersi trattato di una specie di vendetta, in quanto nel prepartita un gruppo di tifosi cesenati avrebbe colpito uno spezzino con una bottiglia. Dopopartita movimentato anche nel 2013/14. Ad una manciata di minuti dall’inizio della gara arrivano tre pulmini di romagnoli, belli pronti e carichi. Gli ospiti incontrano alcuni spezzini nel percorso, che ancora non erano entrati e che non si tirano indietro. Ne nasce uno scontro duro, un corpo a corpo che si protrae fino all’arrivo delle f.d.o. I ragazzi cesenati vengono trattenuti fuori

dall’impianto fino al 20° del secondo tempo, quando sarà permesso loro di entrare. Dopogara blindato e tutto fila liscio.-Ascoli: agguato cesenate agli ascolani il 29 gennaio 2017, sventato dalla polizia. Dietro un’alta siepe nei pressi di una rotatoria distante meno di 1 Km. dallo stadio, si erano minacciosamente radunati una 15ina di ultras cesenati. Più o meno lo stesso copione nel 15/16, con un momento di tensione quando, nel primo tempo, una trentina di supporters ascolani si era posizionata sulla balaustra della curva, facendo anche temere un invasione, mentre altre decine di persone era scesa nella parte bassa del settore. Ferito un Vigile del Fuoco da un grosso petardo..-Sampdoria: scontri in campo nell’87, ma non c’è un particolare astio. –Pistoiese: scintille con gli ultras arancioni nello spareggio perso nel 2000 per la salvezza in B. –Livorno: incidenti a Livorno nel 97/98. –Padova: fiera rivalità, antica, più o meno forte. Esposto in Padova-Cesena 93/94 lo striscione “Padovani tutti infami”. –Arezzo: incidenti ad Arezzo nel 2000/01. Esposto lo striscione “12-05-01: ultras di Arezzo, quando la fuga è spettacolo!! Ciao merde!!”. –Reggiana: vecchie ruggini; gli emiliani in Cesena-Reggiana 03/04 esposero “Fate tanto i leoni ma in Coppa a Reggio 4 gatti senza striscioni”. –Salernitana: rivalità che nasce negli anni ’90. In Cesena-Salernitana 95/96 esposto lo striscione “Salernitani: non ultras ma infami”. –Torino: tra due tifoserie così, per così dire, “focose” non potevano mancare incidenti in passato. In Torino-Cesena 05/06 gli ospiti espongono un “Ci inviti ma non vieni, eppure i bus erano pieni”. –Ancona, –Atalanta, –Genoa: tutte fiere rivalità piuttosto antiche, più o meno forti. –Triestina: stesso discorso, a parte che negli anni ’80 c’era in corso il gemellaggio coi giuliani. –Napoli: nel dopopartita di Cesena-Napoli del 6 gennaio 2015, 4 ultras cesenati, colpiti anche da Daspo, avevano tentato di fuggire, nascondendosi dopo l’aggressione a due tifosi azzurri, ma la Digos li ha scovati, denunciandoli per lesioni e violenza: avevano preso a pugni e schiaffi una coppia di napoletani vicino lo stadio, semplici tifosi –Cagliari: L’ 11 gennaio ‘15, circa 25 tifosi del Cesena, in trasferta a Cagliari, sono stati aggrediti da una quindicina di ultras cagliaritani. I cesenati stavano mangiando in un bar nei pressi della stazione ferroviaria prima di recarsi allo stadio, quando gli ultras sardi, armati di bastoni, bottiglie e cinture, a volto coperto, dopo aver urlato frasi ingiuriose e minacciose contro i tifosi ospiti, si sono scagliati contro di essi, lanciando numerose bottiglie, ed afferrando poi tavolini e sedie del bar, lanciandoli contro i cesenati, che in qualche modo hanno tentato di allontanarsi e proteggersi. Compiuta l’aggressione i cagliaritani sono fuggiti prima dell’arrivo della polizia, che però, grazie alle riprese videofilmate, è riuscita a risalire ai responsabili dell’accaduto. Sono stati così emessi quattro Daspo per 8 anni a ragazzi degli “Sconvolts” Cagliari, con obbligo di firma durante le partite del Cagliari in casa e fuori. Durante Cesena-Lazio, giocata il 1° febbraio 2015, è stato esposto in curva Mare lo striscione significativo “11/01…onore alla Cagliari Ultras!”. –Roma, –Ternana: incidenti in passato.

Cenni storici: Il tifo organizzato nasce a Cesena nell’agosto del 1972 con il club “Forza Cesena” di Torre del Moro, col fermento per l’ottimo campionato cadetto 71-72, finito con la promozione in A dei romagnoli. Nel 1973 nascono nuovi clubs, sparsi per tutta la Romagna. Per riunirli, il 10 gennaio 1974, viene costituito il Centro Coordinamento Clubs Cesena. Il primo gruppo ultrà nasce nel 73/74, quando il Cesena approda sorprendentemente in Coppa Uefa (massimo traguardo raggiunto), eliminato dal Magdeburgo, allora Germania Est. In quel momento i giovani più volonterosi decidono di convogliare le proprie forze, prodigandosi a dare vita agli “Ultras Cesena”. Da un tifo spontaneo e folkloristico si passa ad un tifo più organizzato con la nascita delle Brigate Bianconere, nel 1975, che affiancano i già attivi “Ultras”. Le Brigate inizialmente occupano la parte superiore della curva Sud, poi abbandonano la curva in seguito a divergenze coi clubs, ma, nel 1981, sulla spinta del ritorno della squadra in Serie A, riprendono il loro posto in curva e modificano il loro nome in “WeisSchwarz Brigaden”, traduzione di “Brigate Bianconere” in tedesco, in onore del bomber austriaco Walter Schachner, primo straniero del Cesena. Lo striscione “a ossa” del gruppo, che appare negli anni ’70, è un cimelio da museo ultras. Ogni volta che lo esibiscono, sono problemi con la polizia, così, dopo la morte di Paparelli, avvenuta a Roma nel 1979, sono costretti a cambiare i caratteri. Aiutata dai buoni risultati, la curva, dopo un periodo di crisi interne e di stagioni piuttosto abuliche, si risolleva alla grande. Le W.S.B.,ai primi anni ’90, sono un gruppo solido e affiatato, ben strutturato, radicato nel territorio con molte sezioni; il nucleo del direttivo è composto da 10 elementi, di cui 4 facenti parte delle vecchie Brigate. La vera forza del gruppo è stata l’omogeneità e la coesione. Gli spareggi-promozione del 1987 sono seguiti da migliaia di tifosi bianconeri: 5mila a Modena per Cesena-Cremonese, 7mila a San Benedetto del Tronto per l’ultimo e decisivo scontro con il Lecce, che sancisce la promozione in Serie A. Le W.S.B. sono state principalmente affiancate, nel corso degli anni, da “Sconvolts”, nati nel 1986; “Madmen”, gruppo composto da ragazzi di Bellaria nato nell’ottobre 1988, e “Viking”, gruppo nato nel 1986 da ragazzi di Forlì. I Madmen scelgono tale nome, ripreso da una puntata del fumetto di “Dilan Dog”, perché rispecchia il loro modo di essere e perché nessuno in Italia si chiamava così. Seguivano già il Cesena attraverso le “W.s.b.sez.Bellaria”, poi hanno pensato di formare un gruppo tutto loro per poter dare un maggior contributo alla curva. Buona la loro intesa con le W.s.b. fin dall’inizio, anche se non mancano momenti di attrito per motivi d’organizzazione di curva, poi facilmente risolti. Il pensiero delle W.s.b. si poteva (e si può) condensare in tre dogmi. Presenza in trasferta: in cinque o in mille lo striscione deve esserci; romagnolità: attaccamento smisurato alla regione Romagna e alle sue tradizioni, con cori in dialetto, l’immortale “Romagna mia” o “Romagna e Sangiovese”; l’onore del gruppo, che va difeso, anche con le cattive se occorre. Le W.S.B. vivono un momento difficile anche agli inizi degli anni ’90, a seguito dell’arresto di alcuni esponenti di spicco del gruppo dopo incidenti coi tifosi del Rimini, e nei primi anni 2000, movimentati da una contestazione ad oltranza alla presidenza bianconera per la retrocessione in Serie C1 del 2001, dopo una striscia di campionati tra Serie A e B. Nel 2004 il Cesena ritorna in Serie B, ma, nonostante abbia uno dei pubblici più appassionati e fedeli della serie cadetta, con medie-spettatori da fare invidia a tante squadre di Serie A, non riesce a risalire. Nel 2005/06 la Lega decide di spostare al sabato i match cadetti, poi si entra nell’era della Tessera del tifoso 2010. I gruppi organizzati della “Mare” tentano in ogni modo di rispondere con scioperi del tifo, striscioni e cori a queste assurde disposizioni, ma la stragrande maggioranza dei tifosi bianconeri, ingolositi dalla Serie A, a digiuno di grande calcio da quasi 20 anni, non vollero ascoltare le ragioni dei ragazzi di curva ed il loro invito a non abbonarsi, e quindi a non sottoscrivere la tessera. Per un certo periodo WSB e Sconvolts, per evidenziare maggiormente il loro pensiero, occupano la parte inferiore della curva, ma, nel 2011, risalgono al piano di sopra, accortisi che il tifo ne risentiva, per il bene della squadra. Ma si andò vicino allo scioglimento di tutti i gruppi principali, che fortunatamente non avvenne. Intanto sul campo, nel 2008, il Cesena precipita in Lega Pro Prima Divisione (ex C1), dalla quale si risolleva comunque prontamente, salendo, nel giro di due anni, nuovamente in Serie A. Segue poi una salvezza strappata coi denti nel 2010/11, con un grosso seguito di pubblico e il “Manuzzi” quasi sempre gremito al limite della capienza (circa 24mila posti, che per una città di 97.600 abitanti sono tanti), e la deprimente retrocessione dell’anno dopo (ultimo posto). Nel dicembre 2012 Giorgio Lugaresi, non ben visto dalla curva, ritorna presidente del Cesena, che però è in difficoltà economiche. Lugaresi chiede e riceve l’aiuto di un nutrito gruppo di imprenditori locali per evitare il fallimento societario. Anche i tifosi si mobilitano per dare una mano alla società, dando vita all’associazione “Cesena per Sempre”, attraverso la quale, autotassandosi per dare un contributo ai problemi societari, ottengono di portare due loro rappresentanti all’interno del c.d.a. della società. Risolti così i problemi finanziari più impellenti, nella stagione 2013/14 il Cesena ottiene un quarto posto finale nel campionato di B, che gli consente l’acceso ai Playoff. Dopo aver superato il Modena in semifinale, il Cesena batte due volte il Latina (2-1 sia in casa che fuori) in finale e torna in Serie A. Grazie a questa nuova promozione, che porta nuove risorse economiche e rinnovato entusiasmo nell’ambiente (record di abbonamenti: quasi 13mila), il futuro della società non sembra più in pericolo. La Serie A purtroppo dura solo un anno. Segue un 6^ posto nel 2016 (turno preliminare Playoff perso contro lo Spezia) e un deprimente13° posto nel 2017, ma nonostante tutto, il pubblico romagnolo rimane uno dei più fedeli della B.

Curiosità: -Recentemente altro lutto in curva “Mare”: è scomparso poco prima della trasferta di Chiavari Giulio, tifosissimo tifoso del Cesena. A Chiavari, sabato 4 novembre scorso, è stato ricordato con lo striscione “Giulio sarai sempre in trasferta con noi”. Domenica 12 novembre ’17, in Cesena-Salernitana, è stato ricordato dalle “WSB” con la scritta “Giulio sempre con noi” e dal “Bronx Vigne”  con “Giulio vive con noi”, stampate anche magliette “Ciao Giulio”. Bel gesto degli ospiti, che, nonostante la forte rivalità, hanno esposto “Al di là dei colori Giulio vive”, striscione molto apprezzato dalla curva cesenate. -Da quest’anno 17/18 le WSB in casa espongono lo striscione intero lungo “Weisschwarz Brigaden”. -Dopo la pessima prestazione di Cittadella, 4-0 per i veneti, 5^ giornata del campionato 17/18 in corso, la curva decide di dimostrare tutta la loro potenzialità in fatto di tifo, per essere il 12° uomo e dare la carica ai giocatori, presenziando anche all’allenamento il sabato pomeriggio successivo al “Manuzzi”, ribadendo tutta la rabbia verso chi, secondo loro, è il colpevole del deludente inizio di campionato, ossia il presidente Giorgio Lugaresi, che bada  solamente ai propri interessi, non al bene del Cesena Calcio, e ha ceduto diversi giocatori importanti in fase di mercato, anche privandosi per poco di giovani promettenti del ’00, ’01,’02. Dal 1° ottobre ’17 è stato richiamato in panchina Fabrizio Castori, che già aveva allenato il Cesena dal 2003 al 2008, destando un buonissimo ricordo, infatti, quando sulla panchina del Varese nel 12/13 tornò a Cesena venne accolto benissimo, con striscioni come “Cesenate adottivo, primo tra i trascinatori…bentornato mister Castori!!”. In Cesena-Spezia del 7 ottobre ’17 la “Mare” espose un bel “Bentornato mister!”. -L’8 luglio 2017 si è svolto il 5° Memorial di calcetto “Glauco per sempre”, in ricordo di Glauco Carghini scomparso l’8 luglio 2012 dopo una lunga malattia. Ex lanciacori indiscusso della curva, persona di grande carisma e personalità. Ad ogni gara interna è presente in curva lo striscioncino “Glauco per sempre” con la sua effige. -In occasione della partita con lo Spezia del 17 aprile 2017 viene ricordato Massimo “Mela” Berardi, storico leader, venuto prematuramente a mancare il 13 dello stesso mese, con un minuto di silenzio in suo onore e con lo striscione “Da ultras e da artista hai sempre lasciato il segno…ciao Mela!”. -Per Frosinone-Cesena 16/17, un manipolo di tifosi cesenati contesta la squadra prima e dopo la gara per il pessimo avvio in campionato, con in vista lo striscione “meritateci”. -La curva “Mare” si è sempre battuta per far uscire la verità sulla tragica morte, ufficialmente per cocaina, del ciclista Marco Pantani, cesenate doc, ritrovato in un hotel di Rimini esanime il 14 febbraio 2004. “14/02…ieri, oggi e domani…verità e giustizia per Marco Pantani” in Cesena-Juve, nell’anniversario della morte del ciclista. In Cesena-Perugia 15/16 striscione “La giustizia invocata non è mai arrivata…ma la Romagna di te non si è dimenticata. Pantani vive”. Pantani non era dopato, analisi del sangue alterate con la deplasmazione per farlo fuori. -Il 18 maggio 2017, ultima di campionato, per Cesena-Verona non mancarono tensioni, provocazioni e la necessità di cariche da parte della polizia. L’episodio più eclatante è stato un invasione di campo di supporters del Cesena che, dopo la partita, scavalcano il muretto divisorio tra curva e campo e si dirigono col volto travisato fin sotto la curva veronese che ospitava 4.500 tifosi festanti per il ritorno in Serie A della propria squadra. Una provocazione che avrebbe potuto far degenerare la situazione, bloccata in tempo dalla polizia che ha serrato ulteriormente i ranghi per prevenire qualsiasi possibile reazione da parte di una tifoseria tra l’altro molto nervosa fino a quel punto. Arrivarono i provvedimenti delle autorità: 22 Daspo, 11 per parte, della durata dai 2 ai 5 anni. -E’ finita prima di cominciare la trasferta ferrarese dell’11 aprile 2017 per tre tifosi del Cesena: si preparavano a entrare alla stadio “Mazza” equipaggiati di mazze, bastoni, manganelli telescopici e caschi da motociclista, ma il servizio d’ordine disposto dal questore li ha intercettati prima che potessero raggiungere lo stadio. Gli agenti hanno ispezionato l’auto e il piccolo arsenale è stato subito sequestrato. I tre sono stati denunciati e daspati. -Per la trasferta di Roma, 4.i di finale di Coppa Italia 16/17, dell’1 febbraio 2017, per solidarietà nei confronti del “colleghi” romanisti, ancora alle prese con la divisione della curva e la forte repressione, i cesenati per rispetto decidono di restare in silenzio per i primi 10 minuti di gara e di capovolgere i loro striscioni per tutta la gara. -Prima della partita Cesena-Perugia del 29 agosto 2016, all’esterno e all’interno della curva “Mare”, è stata effettuata una raccolta fondi per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto che ha sconvolto Amatrice e i paesi limitrofi. L’intero ricavato, è stato utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità, successivamente consegnati. E’ stato

effettuato un bonifico per le zone colpite di 10mila €. Più o meno la stessa cosa era stata fatta per l’alluvione che colpì Genova e dintorni nell’ottobre e novembre 2014, coi beni consegnati sul posto dagli stessi ultras bianconeri, com’era già accaduto per il terremoto in Emilia del 2012. -Cesena Bari 15/16, dopo l’attacco terroristico dell’Isis a Parigi del 13 novembre 2015: “Non si cede al terrorismo, difendiamo la nostra libertà dal fanatismo!”. -Eloquenti gli striscioni “La nostra pazienza non è illimitata…questa maglia va onorata!!!”, in Cesena-Fiorentina 14/15; “Squadra da Serie B…prezzi da Champions League”, col Napoli 14/15 e “Calcioscommesse, fallimenti, caro biglietti, tifosi uniche vittime del sistema”, in Cesena-Udinese marzo ’15. -Bello il rapporto con Pierpaolo Bisoli, allenatore del Cesena dal 2008 al 2010 e dal 2012 al 2014: “Un saluto sincero ad un grande uomo condottiero di tutto il popolo bianconero” e “Bisoli uno di noi”, messaggi in Cesena-Fiorentina 14/15.  -Tra le ultime coreografie ben riuscite ricordiamo quella con la Pro Vercelli del 25 febbraio ’17: “Il nostro cuore batte solo per te”, con centinaia di cartoncini col cuore bianconero, e quella in Cesena-Avellino (3-1) del settembre 2017 con un gigantesco striscione “ULTRAS” al 1° piano e carta argentata con accensione di big-flash al secondo. -Striscioncino “Cesena” sempre esposto in trasferta, idealmente rappresentante tutti i gruppi. -In occasione di Cesena-Torino del 18 gennaio 2015, anche in curva “Mare” sono state tolte le barriere divisorie tra campo e curva. Un percorso a tappe che ha riguardato prima il settore “Distinti”, poi la Tribuna e, dalla suddetta gara, la Curva Mare”. -Buona parte del comprensorio romagnolo, in special modo Forlì e la provincia, fino anche a Imola, si identifica nel Cesena. -Sempre esposte le pezze “Perché il Cesena è la squadra che amiamo…e tutto il resto ce lo beviamo” (boccale di birra disegnato) e “Dal 1312 Romagna patria nostra”. -Fino a non molto tempo fa erano sempre appese le pezze “A volte ritornano” e “1988”

I gruppi scomparsi più importanti: Free Boys (ma il loro striscione ha fatto più volte capolino fino ad alcuni anni fa), Hell’s Angels, Ragazze Ultras, Boys bar Esso, Ultras, Gioventù Bianconera, Scuffles, Screwies Santarcangelo.

Clubs principali: Kick Off, Club Snoopy Capanni, Club 0547, Club “Il Passatore” Forlimpopoli, Club S.Egidio “Forza Cesena”, Club Cesena Torcida Bianconera, Club Montefiore-a difesa della storia, Forlì 1982, Club Tartari Mercato Saraceno, Cesena Club “Paolo Martelli”, Cesena Club Mazapégul, Club “Forza Cesena” Settecrociari, Cesena Club “Uva Nera” S.Mauro Pascoli

 

 

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1 commento

  1. da segnalare anche questo striscione, mi ricordo che lo esposero nella partita contro di noi nel 96. si perse 2-1 fece gol Bertarelli, eravamo 4/500.

    ‘E I TEPPISTI IN DIVISA CHI LI DIFFIDA?’

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