Alla vigilia del match interno contro l’Empoli, in casa Pescara è mister Massimo Oddo a fare il punto della situazione dopo lo stop dato delle Nazionali.


In primis nota sulla rosa: “In attacco avrebbe fatto comodo un’alternativa in più con caratteristiche diverse rispetto a quelle che abbiamo in rosa, ma davanti abbiamo tanti calciatori che possono fare quel ruolo e aspettano il loro turno: siamo ben 7 o 8 in attacco, non ci sono problemi numerici. Le difficoltà che hanno soprattutto i due trequartisti le avevo messe in conto, è un modulo di gioco un po’ particolare che richiede maggior adattamento, ma vedo che i ragazzi si stanno impegnando tanto, li ringrazio perché sono sul pezzo e sono certo che, con il lavoro, miglioreremo. Ci vuole un po’ di pazienza, le squadre nuove e profondamente cambiate hanno bisogno di un po’ di tempo, soprattutto per imparare a leggere i tempi della partita. Quest’anno ci è stato chiesto di fare una stagione più tranquilla di quella dello scorso anno, valorizzando i nostri ragazzi: dico la verità, in questo momento mi sto divertendo perché vedo tante potenzialità nella squadra. Evitiamo il pessimismo leopardiano che sta attanagliando Pescara da troppo anno: lavoriamo con serenità senza eccessive pressioni, fanno solo male all’ambiente”. Spazio al discorso legato a Cacciatore: “Avevo chiesto un centrale di piede destro, un secondo di ruolo, in virtù del fatto che non conoscevo un elemento della mia rosa che invece in questi 10 giorni mi ha positivamente sorpreso”.

Si torna poi al calcio giocato. Testa alla gara di domani: “L’Empoli è una squadra costruita per provare a vincere il campionato, fa a mio avviso parte di quel lotto di club che può vincere la B, ma nel calcio, come sappiamo, non contano solo i giocatori, servono molte altre componenti per centrare l’obiettivo fissato. Ma i toscani sono forti, tra le migliori del torneo, e non sarà per noi una gara facile: sono comunque convinto che una gara facile non lo sarà neppure per loro”.

La nota conclusiva è dedicata all’emergenza Covid-19: “E’ tutto complicato. I protocolli sono seguiti alla perfezione, almeno a Pescara, il problema è che alla sera tutti torniamo a casa, dove vediamo familiari che hanno avuto contatti con altri: sono situazioni precarie, l’eventualità di una bolla renderebbe tutto più facile, ma non è bello stare per circa sette mesi lontano dai propri affetti. Molto però dipenderà dal futuro, anche se è importante che il calcio vada avanti: in Italia muove il terzo fatturato, dietro c’è un mondo molto vasto che va tutelato. Va tutelata soprattutto la parte non ricca del calcio. Sento spesso persone che ce l’hanno un po’ col calcio, ma non si capisce che non è questione di potenza o non potenza del calcio, è questione di tutela verso la fascia debole di questo ambiente: il calcio è come un iceberg, si vede solo la punta, ma sotto c’è un pezzo davvero grosso”

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2 Commenti

  1. Oddo un tecnico preparato, non deve ingannare sul suo conto la retrocessione col Perugia nell’ultimo campionato. Ecco che per forza il pensiero va all’Empoli che pensa che sia sufficiente un bravo va allenatore come Dionisi e la conferma di un gruppo di giocatori e di Accardi che l’anno scorso hanno deluso molto.

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