L’allenatore del Pordenone, Attilio Tesser, ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida all’Empoli.

“Dobbiamo farci trovare pronti. Sfidiamo una squadra di grande qualità, una delle candidate alla vittoria del campionato. Allenata da Dionisi, tecnico che stimo molto e ha dato un’impronta chiara ai suoi. La loro classifica dimostra il loro valore e come stiano andando bene. Detto ciò, noi dobbiamo pensare a noi, a giocare come sappiamo. Girando a ritmi molto intensi, con tecnica e attenzione”.

“Abbiamo ritrovato quasi l’intera rosa, anche se alcuni hanno pochi allenamenti sulle gambe. Aspettiamo di ritrovare anche Gavazzi. Avere tutto il gruppo a disposizione è molto importante, anche nell’ottica del tour de force di questo dicembre”.

“La vittoria di Pescara ci ha lasciato 3 punti e – spero – tanta fiducia in noi. Dobbiamo avere consapevolezza nei nostri mezzi, unita a tanta umiltà”.

“Ballottaggi? Un paio di dubbi me li porto fino in fondo. Tutti, comunque, devono farsi trovare pronti”.

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8 Commenti

  1. Che hai fatto col Venezia? E col Cittadella? Con lo stesso Vicenza? Squadre che hanno rinunciato a giocare preferendo l’intensità agonistica.

  2. ANTICALCIO, BOTTE SKIANTI E OSTRUZIONISMO TOTALE
    IL CALCIO DEL FUTURO
    Oddio basta vedere chi c’è in testa in serie B…uno peggio ancora!!!

  3. Si vole vince o si vole fa quelli bellini?
    Si tratta di sceglie. Intanto comincia a un prende gol per quattro/cinque partite a fila. E poi se ne riparla.

  4. Claudio il dilemma non è fra essere bellini o voler vincere. Non si può fossilizzarsi esageratamente su un reparto o su una fase di gioco.
    Il punto è in quello che ha detto Dionisi nella presentazione della partita:

    Leggere i momenti della partita ed essere squadra sempre, stare attenti ai particolari e trarre insegnamento dagli ultimi finali di partita a Cittadella e con il Vicenza, nei quali ci siamo disuniti ed abbiamo preso goal e siamo usciti in 10 dal campo.

  5. Io parlo più degli inizi, che dei finali di partita, Andrea. Soffriamo anche e soprattutto l’incipit delle partite. Quante volte siamo stati costretti a rimontare? Un è che ti pole riuscì sempre, ribaltare i risultati.
    Ripeto che non dico di rinunciare al nostro gioco (che in effetti è proprio un bel gioco) ma di proteggere maggiormente il nostro reparto arretrato.

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