L’allenatore del Torino, Ivan Juric, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di Empoli.

Il punto sugli infortunati?

“Schuurs disponibile, ha fatto tutta la settimana con noi. Sasa ha fatto con noi ieri e oggi, lo porto in panchina. Djidji no, è fuori, ha riportato una frattura non banale e non ci sarà. La nota negativa è Zima che ha un problema al ginocchio. Domani non ci sarà, speriamo di recuperarlo per quella dopo perchè mancando Djidji anche la prossima, siamo un po’ in difficoltà”.

Chi può giocare allora come braccetto di destra?

“Dei tre che sono rimasti, qualcuno si deve adattare. Mi spiace un po’, perché volevo dare minuti a Zima. Adesso salta questa, vediamo se riusciamo a gestire questa situazione del ginocchio senza che diventi un problema serio per il futuro”.

Adopo può essere una soluzione?

“Il ragazzo è stupendo per duttilità. L’ho provato ultimo uomo in difesa, terzo a destra… E’ successa questa cosa di Zima che mi preoccupa tanto. Se qualcosa va storto durante la partita, l’unico che può entrare in difesa è Adopo. A Monza eravamo più 4-2-3-1, era centrocampista e poi in fase difensiva si abbassava sulla mezzala. Non l’ho mai provato come marcatore puro”.

Negli altri reparti ci sarà turnover? Radonjic e Seck avranno possibilità?

“Sono rimasto soddisfatto della prova di Adopo e Seck a Firenze. Voglio coinvolgere tutta la rosa. Tutti si devono sentire carichi e motivati”.

Si percepisce un entusiasmo diverso? Nell’arco di pochi giorni gli scenari sono cambiati.

“Noi non siamo costruiti per l’Europa, non so quante volte lo devo dire. Poi non rinunci a niente, e giochi sempre al massimo, ma non abbiamo questa ossessione. Quando si faranno le cose in modo diverso, allora mi presenterò dicendo che possiamo puntare all’Europa. Noi siamo sempre gli stessi, consapevoli di quello che siamo, che possiamo vincere con squadre tipo Milan e Fiorentina ma anche perdere con lo Spezia se non siamo al cento per cento”.

A una settimana dall’incontro con la società, sta capendo che la società sta seguendo le sue indicazioni in concreto?

“Quando finisce il mercato ne parliamo dai… Ci sono altri quattro-cinque giorni, si faranno le somme di tutto”.

Considera Lukic indispensabile? Il contratto gli scade nel 2024.

“Per me è un giocatore fortissimo perché abbina le due fasi, è diventato tosto e intelligente. Poi evidentemente ci sono altre dinamiche che magari non si gestiscono come vorrei io per evitare certe problematiche. Ma tutte le società hanno difficoltà con i rinnovi e con i parametri zero. Adesso vedremo come si evolveranno le cose e cosa deciderà il ragazzo. Non bisogna solo sostituire chi parte, ma aggiungere su chi ritengo che sia forte. A quel punto io mi prendo la responsabilità di dire che si punta all’Europa. Se non ci limitiamo solo a sostituire chi parte, ma si costruisce su quelli forti che ci sono, allora mi potete mettere in bocca altri obiettivi. In questo momento non siamo questa cosa qui, dobbiamo sistemare i bilanci e non siamo andati su altri piani dove si può chiedere qualcosa di più”.

Possiamo iniziare a parlare di Ilic?

“Ancora no, mi sembra che le cose iniziano a mettersi bene, ma nel calcio non si può mai dire”.

Dovesse arrivare un Ilic e partire Lukic?

“Sarebbe un po’ come quello successo con Bremer e Schuurs. Può succedere. Io Sasa lo vorrei tutta la vita qui. Ma anche in altre società, vedi Skriniar, ci sono situazioni difficili. A volte si deve dire: questo ha dato, arriva uno più giovane che parte a un livello un pelo più basso ma può arrivare molto in alto. Rimane questa idea di ricambio. A volte è anche giusto, perché nel caso di Bremer con quelle offerte è giusto che vada. Ora vedremo cosa vuole fare Sasa. Noi ci arrangiamo… Io mi lamento e lamento poi faccio giocare Adopo che viene dalla Viterbese. Ci arrangiamo, i ragazzi li facciamo crescere e crescono bene, nel senso che magari sai che Adopo non può diventare Amrabat ma fa partite serie e concentrate. A volte poi è meglio avere ragazzi concentrati e pronti che avere un cambio di alto livello in più che gioca meno di quanto si aspetta”.

Aveva detto che tra i progressi che si sono fatti c’è anche il fatto che i ragazzi della Primavera sono saliti di livello. Affrontate un Empoli che delle giovanili ha fatto la sua forza…

“Il Torino non può lavorare come l’Empoli, per la sua storia vuole fare di più. L’Empoli sicuramente lavora molto bene. Il presidente è un conoscitore di calcio a livelli importanti. Giocano sempre con lo stesso modulo, la ricerca di giocatori è chiara, cambiano allenatori ma i risultati sono sempre gli stessi. E poi sì, danno fiducia ai giovani, ma hanno giocatori come Luperto che danno sicurezze. Stanno facendo un campionato eccezionale, giocano veramente bene”.

Cosa pensa di Zanetti?

“Sta facendo bene, si sta costruendo. Ha trovato difficoltà a Venezia anche per il numero di giocatori stranieri perché trasmettere quello che hai se ci sono tutti ragazzi stranieri non è così semplice. Invece a Empoli ha trovato un ambiente più semplice per lui. Però è bravo”.

Temi che la partita di Coppa possa essere una distrazione?

“Sarebbe grave. Siamo in una fase di campionato apertissima, abbiamo una partita contro l’Empoli che abbiamo affrontato all’andata in una partita che mi brucia ancora. Sono stati due punti persi per la prestazione fatta. Ci dobbiamo concentrare per domani. Poi ci caricheremo bene, ma domani è importante fare bene e dare continuità ai risultati, che è importantissimo”.

Per Seck, il suo ruolo può essere davvero quello della punta?

“Ci sono partite come quella con la Fiorentina in cui, contro difese alte, può far vedere le sue caratteristiche, che sono accelerazione e attacco alla profondità. Quando trova spazi più ristretti magari escono difficoltà che abbiamo visto. Per dire che questo può essere il mio attaccante è prematuro. L’altro giorno mi è piaciuto ma deve migliorare, ha iniziato a giocare a calcio molto tardi. Deve migliorare tanto nelle basi, lo stop e il colpo di testa”.

Pellegri come sta?

“Abbiamo rallentato un po’ il recupero, ci vorrà un po’ di più di quello che pensavamo. Il suo infortunio mi è spiaciuto perchè ha la potenza di un attaccante puro. A causa di questi stop non riesce a crescere e completarsi. Lui ha sia la potenza nell’attaccare lo spazio ma anche la bravura in area di rigore. Non ha avuto un altro stop, ma non è andato tutto alla perfezione come pensavamo nel recupero. Non stiamo parlando di tantissimi giorni, spero che alla fine della prossima settimana inizia a stare in gruppo”.

Fonte: Toronews

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4 Commenti

    • Infatti leone da tastiera , vai di persona e vedi che qualcuno ti insegna l’educazione…
      La stessa frase che quelli come te dicevano anche a mihalovic…
      Menomale che ad empoli e altri posti non sono tutti come te .

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