La maglia del decennio azzurro per i tifosi empolesi è quella della stagione 2014/15, e non crediamo sia un caso che si tratti proprio dell’ultimo modello completamente personalizzato sia nella grafica che nel taglio sartoriale.

Concepita nella Primavera del 2015, quando ancora la Serie A era nelle ambizioni ma non ancora nell’ufficialità delle cose, portava con sè nella banda verticale l’affermazione dell’identità azzurra, con la stilizzazione della Collegiata e della fontana di Piazza dei Leoni, insieme all’auspicio del salto di categoria, rappresentato dal profilo a freccia puntata verso l’altro di questo insieme di elementi.

Visto il positivo riscontro che ebbe fin da subito, e quello che ottiene ancora oggi a distanza di anni, fa sorridere (ma non troppo…) pensare che questa maglia corse il rischio concreto di non vedere la luce. Fu un “blitz” del nostro Alessio Cocchi infatti a indurre chi di dovere ad abbandonare gli indugi e a puntare decisamente su questo modello, oltre che a lanciare l’idea del sondaggio presso il popolo azzurro per la scelta della terza maglia. Altri tempi, altre divise, altre storie che magari troveranno spazio in altre occasioni. Non dimentichiamo lo sponsor tecnico, la tanto vituperata (dagli snob) Royal, che di fatto si aggiudica medaglia d’oro e d’argento di questo sondaggio, piazzando al secondo posto il template che ha caratterizzato le due Serie B della gestione Sarri. Sommando il 26% di gradimento della 2014/15 ed il 18% dell’altro modello, il brand campano raccoglie ben il 44% delle preferenze.

Sul gradino più basso del podio si piazza il canto del cigno della collaborazione con Asics, ovvero la maglia del playout salvezza 2011/12, che raggiunge il 17% piazzandosi ad un passo dal secondo posto. Giova ricordare che l’interruzione del rapporto con Asics dipese esclusivamente dalla scelta strategica del brand di abbandonare il settore calcistico, altrimenti sarebbe probabilmente proseguito la proficua partnership inaugurata con il la trovata geniale, entrata nell’immaginario collettivo, del modello tipo-Monaco della stagione 2004/05.

Fuori dal podio finiscono i “grandi nomi” della storia recente: Joma piazza il proprio modello più riuscito (il 2017/18, che ha accompagnato la cavalcata trionfale degli azzurri di Andreazzoli) solo al quarto posto; addirittura quinto il modello 2018/19 di fabbricazione Kappa fornito dall’azienda lucchese che si occupa del materiale sportivo per la società di Monteboro. Di seguito tutte le altre, in ordine: Joma/Gensan 2015/16, Asics/Limonta 2008/09, Joma/Gensan 2016/17 ed infine Asics/Limonta 2009/11.

Se dobbiamo trovare una chiave di lettura all’esito del sondaggio, ci pare che i tifosi abbiano premiato la semplicità e l’affermazione identitaria, ovvero la capacità di rendere uniche (cum grano salis) le nostre divise e dare ai nostri colori la possibilità di distinguersi in maniera originale e caratteristica su qualsiasi campo. Fra l’altro ringraziamo chi ha dedicato qualche secondo del proprio tempo ad esprimere la propria preferenza, contribuendo così a tagliare il traguardo dei 1100 voti che rappresenta il nuovo record nelle consultazioni del Dream Team.

Dopo aver guardato al passato, cosa aspettarsi per il futuro? Di certo proseguirà il rapporto con l’attuale fornitore, e quindi l’Empoli continuerà ad utilizzare materiale Kappa. Considerato che il brand torinese si caratterizza per template che di anno in anno si ripetono senza grandi stravolgimenti, non crediamo ci attendano grosse novità da questo putno di vista. Dopo il variopinto modello della retrocessione è probabile che la dirigenza torni sul classico azzurro per la “home”, magari con un qualche pattern di sfondo. A questo riguardo possono rappresentare un indizio gli esagoni che da tempo fanno mostra di sè sulle grafiche dell’EFC? Ipotizziamo il canonico bianco per la “away”, una scelta quasi obbligata per evidenti esigenze pratiche. Sulla “third” c’è chi auspica il ritorno a colori brillanti come il rosso o il giallo, oppure una riedizione del “vinaccia”, ma non è da escludere la ricomparsa del blu notte visto il feeling di Monteboro con questa tonalità (colore dominante dei veicoli di servizio, del nuovo sito ufficiale ed “esportato” sulla scorsa “home”). Non resta che aspettare qualche settimana per sciogliere ogni dubbio.

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La scintilla azzurra la accendono il Subbuteo e la prima volta al Castellani per Empoli-Como in un grigio pomeriggio dell'Inverno 1993. Memoria storica delle divise dell'Empoli, la sua collezione privata conta di circa 200 maglie indossate che vanno dagli anni '80 ad oggi, ha lavorato al restyling dello stemma societario e alla creazione dei completi gara utilizzati dagli azzurri dalla stagione 2009/10 alla stagione 2014/15. Nello stesso periodo è stato fotografo ufficiale della prima squadra, occupandosi successivamente del settore giovanile fino alla chiusura del rapporto con la società azzurra al termine della stagione 2017/18.

10 Commenti

  1. Tolta quella della promozione, da quando sono arrivate le grandi marche le maglie fanno pena. L’ultima no, quella è proprio offensiva.

  2. Hanno provato a cambiarci il colore della maglia dopo lo stemma ma gli è andata male, però vedrete che il blu scuro ce lo rifilano per forza.

  3. Tranquilli, la duchessa ve le rifà blu scure. Come sarebbe a dire quegli esagoni? Che ci rappresentano, un alveare? Ah…l’ape regina!!! Geniale!!!

  4. Mai più maglie nerazzurre. C’è già il Pisa, per favore torniamo all’azzurro.
    Sulla terza il blu scuro è abbastanza bello, naturalmente dipende da come viene realizzata, altrimenti vinaccia.

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