Riprenderà oggi la preparazione degli azzurri, all’indomani del successo di Vicenza, in quanto martedi si torna in campo nel turno infrasettimanale che ci metterà di fronte al Pordenone. Come tutte le gare anche quella con i ramarri non sarà semplice ma adesso – a dieci dalla fine – l’Empoli sembra star davvero bene ed il provare la fuga verso la vittoria può essere tutt’altro che utopico. La seduta odierna sarà ovviamente particolare, in campo soltanto chi non ha preso parte al match di ieri per un lungo tratto, per tutti gli altri il classico scarico defaticante. Al di là di Bandinelli che pian piano sta tornando (si punta alla panchina per dopo la sosta) non dovrebbero esserci situazioni particolari a livello fisico con quindi tutti a disposizione del mister. Vedremo se Dionisi farà qualche variazione alla formazione iniziale, capendo se Parisi (e non per demeriti di Terzic) lo si rivedrà dall’inizio. Molto probabile il ritorno di Fiamozzi a destra, con Nikolaou che potrebbe partire dalla panchina. In mezzo ci potrebbe essere l’avvicendamento tra Zurkowski e Ricci, davanti potrebbe partire Matos. Tutte cose che capiremo meglio domani alla vigilia del match, una gara non semplice – come già detto – anche se il Pordenone di questo momento sembra lontano da quello dell’andata e più in generale da quello della passata stagione.

Ma al di là dell’avversario di turno, c’è sempre più consapevolezza che la differenza la possa fare unicamente l’Empoli. Ieri a Vicenza è arrivata una di quelle vittorie (non la prima cosi) da grande squadra, una di quelle vittorie che risalta molto bene tutte le fasi che si possono incontrare in una partita e che esaltano le doti tecniche e mentali dei nostri. Non è stata semplice, tutt’altro, ma l’Empoli ha saputo calarsi al meglio dentro a tutto il copione del match, ha dettato legge nel primo tempo non facendo quasi mai vedere palla all’avversario, ha saputo soffrire e stringere i denti nella seconda parte di match per poi andare a colpire forte quando l’avversario ha lasciato campo libero. Sono le vittorie che fanno la differenza, sono le vittorie di chi ha qualcosa in più, sono le vittorie che portano al successo finale di una stagione. E’ una sfida vibrante fin dall’avvio, e l’Empoli la porta subito sui giusti binari andando in vantaggio dopo otto minuti: grande progressione di Bajrami, il tiro che si stampa sul palo, il falco Mancuso li nel posto a giusto a metterla dentro. L’Empoli attua un pressing davvero asfissiante che non lascia spazio agli avversari, avversari che fanno una fatica enorme a leggerci ed a coprire su alcuni singoli. Il rammarico di quel grande primo tempo sta nel fatto che il raddoppio non arriva, seppur sfiorato, e questo permette alla squadra di casa – soprattutto dopo i cambi in avanti – di trovare linfa ed energie. L’Empoli cala leggermente, il Vicenza con Lanzafame e Vandeputte sale in cattedra, ma gli azzurri attuano una fase di non possesso davvero importante, svolta bene da tutti gli elementi, ed anche grazie ad un pizzico di fortuna il pari non arriva. Pari vicentino sfiorato poi nel recupero con Brignoli che di fatto segna un gol dicendo no a Rigoni da due passi. Poi, come quasi in un film già visto, arriva il micidiale contropiede che chiude la gara: a differenza del 2012 non si va dritti in porta ma serve un fallo del portiere per avere un rigore che Matos – che aveva subito il fallo – trasforma. Vittoria da grande squadra!

Tra i singoli è ancora Bajrami a finire in cima alla lista. Il trequartista, che da poco ha scelto di giocare per la nazionale albanese, sfodera l’ennesima partita fatta da grandi qualità, ed ancora una volta tocca dire che gli è mancato soltanto il gol. Il gol però lo ha fatto Leonardo Mancuso, che assieme a Bajrami è sicuramente il migliore in campo e non solo per la rete. L’ex Pescara sta davvero bene ed assieme a Stulac è sicuramente il giocatore maggiormente trasformato rispetto alla tragica passata stagione. La sua gara a Vicenza è davvero straordinaria, bravo e cinico sul gol, ma sputa sangue per tutto il match cercando di essere sempre il primo difensore. Se un podio lo dobbiamo fare, non possiamo non far salire Alberto Brignoli. Se contro il Cittadella – a detta di qualcuno – poteva aver delle responsabilità sul gol – ieri è determinante. Una parata non finisce certo sul tabellino ma quella già descritta su Rigoni vale molto di più del raddoppio reale siglato da Matos. Bene tutto il reparto difensivo, un leggero passo indietro da parte di Haas che forse inizia ad accusare anche un filo di stanchezza, dietro la lavagna La Mantia. Plauso a mister Dionisi che sceglie la miglior formazione per andare contro un’altra squadra che arrivava da buoni risultati. Il mister la legge bene e adopera i cambi giusti nel momento giusto, andandosi a prendere una vittoria che potrebbe avere un’incidenza importante sul proseguo dalla stagione.

Più sei a dieci dalla fine. Sia chiaro, non è fatto ancora niente. Ma è sempre crescente la sensazione di come questo campionato lo possa buttare via soltanto l’Empoli, e di come in questo momento cio’ sia davvero difficile da realizzarsi. Da dire che le altre proprio male non ci vogliono, torti arbitrali a parte (col var si poteva parlare forse già di campionato in dirittura d’arrivo), dietro continuano a sbagliare ed ecco che i tre punti sono davvero guadagnati con un bel balzo in avanti che sa di fuga. La squadra ha sempre dimostrato di avere le idee ben chiare ed i piedi ben piantati a terra, e questa dovrà essere la filosofia per questo ultimo spicchio di stagione…dopo ci saranno solo i verdetti.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

36 Commenti

  1. Il Pordenone mi da solo brutti ricordi, anno scroso iniziò la nostra crisi, ma quest anno loro non sono come anno scorso così come noi, si può chiudere un ciclo, dalla crisi iniziata anno scorso a pordenone con una sconfitta alla nostra vittoria di prossima settimana

  2. ” dietro la lavagna La Mantia” ??? Mi pare ancora un commento, forse spiritoso e detto con benevolenza …, ma non certo un’altra volta molto simpatico nei suoi confronti … Ma lasciamo perdere sennò diventa una telenovela che non porta a niente … Piuttosto mi preme dire che la vittoria di ieri ha dimostrato ancora una volta la forza di questa squadra … e che adesso ha davvero l’occasione di spiccare il volo, dopo un periodo di appannamento e stanchezza che ogni squadra ha durante campionati così lunghi .. Ma a differenza di altre squadre noi siamo riusciti comunque almeno a guadagnare un punto a partita … le altre squadre nei loro cali fisiologici invece hanno pagato pegno con sconfitte anche sonore … E’ chiaro … che vincere le prossime due ci farebbe fare il salto definitivo verso il “sogno” ormai non più nascosto … quindi forza azzurri fateci sognare e arriviamo alla sosta anche con il recupero importantissimo di un giocatore che a centrocampo, prima dell’infortunio … ha fatto davvero la differenza.

  3. Il campionato comincia ora nel senso che quello che si e fatto prima serve solo a capire i reali obiettivi. Bene ora possiamo dire che siamo da prime 5 posizioni e la volata finale ci dirà quale di queste occuperemo alla fine. Importante anche da parte della società e capire bene l’importanza delle singole partite in relazione al calendario per non commettere errori che in passato ci sono costati cari. Da questo punto di vista basta dare un’occhiata al calendario per capire che la partita di martedì sarà decisiva. Quindi occorre caricarla nel modo giusto da parte di tutti e non vorrei sentir fare i soliti discorsi che mancano dieci partite e ci sono tanti punti in palio. Approccio sbagliato. Martedi si deve giocare come se fosse la finale spendendo tutte le energie possibili anche perché di questi periodi non si sa cosa può succedere per cui prendiamo i punti quando si puo

  4. Adesso non ci debbono essere remore di nessuna natura, la squadra deve dare il pugno del ko definitivo. Arrivare finalmente a realizzare quel filotto di vittorie, di cui parlavo un paio di partite fa, necessarie per staccare il “biglietto” per entrare ancora una volta nel calcio che conta. Perciò, sempre sul pezzo e con determinazione, ma credo che mister e squadra abbiano ben chiaro che l’obiettivo si sta avvicinando sempre di più e non mancherà niente sotto questo aspetto! Occhio però a questo Pordenone che comunque ha fatto molto meglio in trasferta che in casa. Mai sottovalutare nessun avversario! (E che il Vicenza, l’Ascoli, il Pescara e la Reggiana visti al Castellani ci servano da esempio).

  5. Dai ragazzi LaMantia è sopravvalutato. È statico, ora non ne prende più manco una di testa,si fa sempre anticipare, si lamenta coi compagni quando non gli arriva il pallone sui piedi. Se volete gli mettiamo un 10 a prescindere nelle valutazioni,però difenderlo così a spada tratta mi sembra eccessivo. Hai lì Matos e Moreo(che è entrato a fare la guerra, ha preso tutti i palloni di testa) che hanno voglia e sicuramente sono ampiamente da categoria, Olivieri che da il massimo ogni volta che entra. Cioè tutti si fanno un mazzo tanto e poi c’è LaMantia al pacchetto con gli amichetti che sembra faccia un’altra partita. Ho analizzato nel live della partita tutte le palle perse e gli anticipi che gli hanno fatto, dateci un occhiata. Matos,Olivieri e Moreo se fanno la partita no,sono subito in panchina, LaMantia potrebbe fare un autogol che non succede niente, anzi sembra quasi che lo si ringrazi. Pazzesco.

    • Con LaMantia in campo la squadra vince e gioca bene, a me non interessa se gioca bene lui ….se il risultato è la vittoria , vince la squadra

        • Praticamente a turno i nostri non sono da Empoli …. prima Ricci (sopravvalutato), poi Nikolau (non è un giocatore di calcio), poi Stulac (lento), poi Romagnoli (meglio senza di lui), poi Brignoli (mai decisivo), ora La Mantia ….. il prossimo? Occorre sempre e comunque un giocatore da criticare?

          • Riccardo, la cartina tornasole sarà la A.
            Se anche li faranno bene allora sì che saranno bravi.
            Altrimenti le critiche avranno avuto una ragione.
            Il resto è fuffa…

      • Personalmente sono d’accordo con ‘Mah’, con una precisazione: i giudizi non sono rivolti al calciatore ma alle prestazioni. Chi conosce il calcio sa che i calciatori hanno delle involuzioni temporanee, soffrono molto (soprattutto gli attaccanti) la mancanza di gol, sono molto fragili e suscettibili psicologicamente. Un calciatore non si butta perché ha un periodo calante. Tuttavia il calciatore deve essere utile alla squadra. E’ comprensibile che Dionisi metta in campo La Mantia per aiutarlo a sbloccarsi, ma a tutto c’è un limite. Il calciatore deve servire la squadra non la squadra il calciatore. A mio avviso è giunto il momento di tenere La Mantia un po’ in panchina, non possiamo continuare a giocare in 10. Dare un vantaggio così smaccato alle avversarie è da suicidio. Non dimentichiamo che Moreo non gioca dall’inizio da tempo immemorabile. E’ ora di investire anche su di lui e di puntare su un suo ritorno ai livelli delle prime partite di campionato.

        • …se LaMantia e Moreo non gioca piu’ dall inizio….chiediti perche’ allora giocando in 10 come dicono molti vinci e pareggi……una domanda me la farei.

  6. Prossime due partite di fondamentale importanza….. possiamo (e siamo in grado) …. di fare l’allungo decisivo. Servirà il contributo di tutti, ma proprio tutti. Stucchevole che la polemica su La Mantia sia arrivata proprio ora….. forza ragazzi, io sono dalla Vs parte!!!!

  7. La Mantia oggettivamente ed obiettivamente sta deludendo ed è sotto l’occhio di quasi tutti (tifosi ed addetti ai lavori).
    Però solo il Mister ha il polso della situazione e sa meglio di tutti noi se i problemi sono di natura fisica e mentale.
    A me quello che da fastidio è il vederlo rinunciare/mollare prima ancora che il passaggio gli sia arrivato vicino…
    Non fa mai quello sforzo per cercare di catturare il pallone…
    Bisognerebbe avere Iniesta per mettergli la palla precisa, precisa….

  8. Sarebbe fatto bene remare tutti dalla solita parte ora che mancano dieci partite alla fine e siamo lassù.
    Ma mi sembra che tra tutti ci sia una gran voglia di fare polemica sterile e sfasciare un gran gruppo di ragazzi che lotta e suda la maglia ogni partita.
    Speriamo che gli addetti ai lavori non leggano tutti i commenti e gli articoli.
    A prescindere dal fatto che ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e va ringraziato questo sito, fatto da professionisti appassionati, che ci danno l opportunità di confrontarsi liberamente nel virtuale.
    Se si poteva andare allo stadio e vedere le partite dal vivo secondo me molte polemiche non venivano nemmeno pensate

  9. Pecchero’ d ottimismo ma la vittoria di ieri m ha fatto ripensare alle vittorie a chievo in B con Spalletti( super Balli) o alla rimomta 2-1 sempre con i berici l anno di Somma , e ci metto pure il 3 a 0 a foggia col nonno, insomma a quelle partite che indirizzano una stagione definitivamente, certo vincere 2 partite consecutive in casa e’ storicamente complesso, ma un pordenone incerottato che segna col contagocce il fanalino di coda della classifica devono essere superate assolutamente per arrivare alla sosta con un bel margine, considerando che comunque anche alla ripresa il calendario ci offrirà partite abbordabili con squadre già tranquille a fronte dei molti scontri diretti delle avversarie

  10. Dai però per essere obiettivi, è giusto sottolineare errori e limiti, ma mi pare che ci si dimentichi troppo spesso di sottolineare i pregi. Ok, saremo poco cinici, ok si sbaglierà l’ultimo passaggio, ok qualche prestazione di singoli non soddisfacente. Ma guardate le fasi di gioco, il recupero palla alto, le combinazioni palla a terra, gli strappi in avanti, i dialoghi tra terzini e centrocampisti. Ragazzi, è tutta la stagione che in molte fasi di gioco non solo non c’è paragone con nessun’altra squadra di B, ma a quanto vedo giochiamo molto meglio anche di almeno 7-8 squadre di A. Onore e merito ai ragazzi e al mister

  11. Provo a dire la mia su La Mantia..Premetto che a me quel tipo di giocatore piace ed è anche vero che l’attaccante fisico a Empoli storicamente ha sempre faticato.Toni a Empoli,venne giovanissimo,vero ma fu bollato come pollo o giù di lì.Gasparetto non lasciò certo un segno ma era imprescindibile per la squadra se vi ricordate anche se magari non gli mancava mai l’impegno e non era contraddistinto da quell’insofferenza che caratterizza l’ex Lecce in queste ultime partite.Spero cresca in convinzione e fiducia segnando qualche gol perché nello scacchiere tattica son convinto che serva e molto.

    • Mi ricordo che Gasparetto non segnava nemmeno di mano, ma aiutò Ciccio Tavano a diventare grande ….. molti di noi capiscono poco per dare giudizi definitivi, ma ribadisco che un giocatore per avere un 4,5 deve aver ucciso o sbagliato il rigore decisivo o espulso dopo 15 minuti e Andrea non ha commesso niente di tutto ciò.

      • Son d’accordo ..Il 4,5 è esagerato.Per me 5,5 era la valutazione giusta anche perché continua a nn essere decisivo soprattutto su quei palloni aerei che dovrebbero essere il suo pane,mentre posso transigere sul tiro al volo non irresistibile del secondo tempo.Continuo a dire che il giocatore è essenziale per il.nostro modo di giocare e necessita di fiducia.Ma è anche vero che un giornalista come tale,ha diritto di esprimere un suo giudizio,dato che i voti questo sono ,ovvero giudizi…

  12. Credo che qualsiasi altra squadra di serie B, ieri a Vicenza ci avrebbe lasciato le penne !!! I veneti hanno giocato con una intensità incredibile, soprattutto nel secondo tempo, come se fosse la partita della vita. Secondo me l’Empoli è stato immenso nel primo tempo, ma anche nel secondo tempo ha mostrato tutta la sua forza in tutti i reparti, e finalmente c’è stato il miracolo di Brignoli, che non può che non creare fiducia nello stesso portiere ma direi anche a tutta la difesa. La freccia azzurra è ormai partita, le “littorine” Pordenone e Entella deraglieranno in questa settimana. I giocatori ci credono sempre di più, e faranno di tutto per arrivare al traguardo.

  13. Ma quante volte negli anni passati lamentavamo di non aver mai all’attacco un centravanti di stazza con cui poter sfruttare anche i cross dall’esterno o magari per tener palla e prendere fallo per far respirare la squadra. Adesso che l’abbiamo cerchiamo di sfruttarlo anche per le sue doti. Lo vede anche un cieco che non è Van Basten e che tecnicamente non è proprio il massimo, ma i suoi goal in fondo al campionato, negli ultimi anni, li ha sempre segnati. E che purtroppo spesso i cross che vengon messi dentro sia da destra che da sinistra non sono certo da applausi, quando corti, quando troppo bassi, quando troppo lunghi, quando troppo arretrati. Certo, in questo momento anche lui ci mette del suo, ma son periodi che ad un attaccante possono capitare. Abbiamo il solo Moreo come alternativa, che però è l’esatto opposto di La Mantia. Moreo fin troppo tarantolato, tanto che la squadra sembra disunirsi nel reparto avanzato e non solo, La Mantia più statico ma come dice anche qualche altro attento tifoso, la squadra con lui in campo sembra più in palla e non credo perché tutti son più freschi prima della sua uscita, perché questa squadra spesso ha finito in grande crescendo. Di sicuro in alcune partite Matos puó prenderne il posto, ma è chiaro che a quel punto vedremo due punte che si allargano spesso sia a destra che a sinistra e un Bahrami che agisce molto più centralmente senza defilarsi troppo in fascia.

    • Daniele sai che spesso sono d’accordo con te ma qui non è una questione tecnica: io semplicemente vedo un giocatore che e svogliato non raggiunge i palloni che gli passano a dieci centimetri e ha un atteggiamento indisponente. Se vai a vedere lo avevo già notato e segnalato alcune partite fa secondo me a Pisa ad esempio seppur in modo non eclatante ma ha sbagliato almeno 2 gol perché e arrivato in ritardissimo su due palle agevoli. Per me tecnicamente e un titolare assoluto ma se ci sono problemi di altro genere che non sappiamo e magari sa solo lo spogliatoio e meglio tenerlo fuori. L’atteggiamento e molto strano mi rimetto a Dionisi

      • Se hai ascoltato l’intervista pre partita capisci i motivi per cui il mister ha dato fiducia a la mantia.
        Lo considera l uomo spogliatoio e trascinatore anche negli allenamenti.
        Personalmente spero di rivederlo in campo perché fino a prova contraria anche grazie a lui siamo in cima alla classifica e non perdiamo da 22 giornate

  14. Senza nessuna pretesa, spezzo una lancia a favore della redazione.
    In questi tempi di covid e di contatti limitati, credo che il lavoro del giornalista sportivo sia diventato sempre più difficile, si naviga a vista, non si partecipa direttamente agli allenamenti, non si hanno contatti stretti con i protagonisti, non si conoscono le sensazioni e gli umori della squadra prima e dopo la partita, non si ha mai la certezza degli undici che scenderanno in campo, spesso anche le persone più qualificate a malapena ne indovinano 9 su 11.
    Da qui credo che nasca una certa e naturale insofferenza, e lo stesso giornalista, si vede quasi inconsapevolmente influenzato dalle proprie sensazioni e dalle proprie più personali idee, e le sue conclusioni qualche volta non sono mediata dalla necessaria oggettività; cioè nonostante la propria professionalità, che nessuno mette in dubbio, è quasi impossibile non riuscire ad astrarsi completamente dall’essere anche giustamente un tifoso, e da qui i giudizi possono non sembrare del tutto equilibrati. Speriamo che questa situazione cambi prima possibile, perchè non ne possiamo più, e siamo tutti stressati.

    • Il giornalista scrive per lavoro e non come (soprattutto, anche se lo è) tifoso. L’essere obiettivo deve essere la base del suo lavoro, e va ringraziato per questo. E a parere mio, proprio perchè non “ha il polso della situazione” (=non è presente agli allenamenti) dovrebbe avere la capacità di autocritica e di saper limare ancora di più le proprie sensazioni dalla loro piena obiettività.
      Passiamo oltre ‘sta non edificante situazione e andiamo avanti.

      Ps. spero che La Mantia faccia gol al 90° e si sfoghi facendo “un rimprovero silenzioso e costante verso” chi pensa sia da 4,5

      • Proprio perchè “non ha il polso della situazione” che l’oggettività va a farsi benedire e prevale l’interpretazione personale e la soggetivitá

  15. Il “delirio mediatico” sul voto a La Mantia, il Mister che intervistato vede nemici dove non ci sono, altro non è che il frutto del momento storico che stiamo vivendo: si dà troppo risalto al singolo commento, al voto, si finisce per mettere sotto i riflettori la squadra evidenziando pregi e difetti in maniera esponenziale solo perché comunichiamo attraverso questi stupidi apparecchi. Purtroppo altro sarebbe se i giornalisti avessero contatto diretto coi giocatori, se noi potessimo tifare, essere presenti agli allenamenti. Allora il singolo commento, il voto, passerebbero in secondo piano e resterebbero relegati al toscano folklore che ci identifica. Ma tant’è.
    Adesso remiamo dalla stessa parte. Itaca è vicina.

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