Lento

Cominciamo col dire che la scorsa settimana non è stata esattamente la più memorabile della recente storia azzurra. L’auspicio dei tifosi che seguono quotidianamente la squadra con generosità, affetto e passione era quello di onorare al massimo lo storico appuntamento con la semifinale di Coppa Italia e tornare alla vittoria in campionato contro il Cagliari, dopo quattro interminabili mesi di digiuno. Purtroppo nessuna delle due circostanze si è materializzata. Martedì scorso, contro il Bologna, l’Empoli si è fin da subito defilato dal match dando l’impressione di volersi, più o meno inconsciamente, sottrarre a un evento vissuto più come un gravoso impiccio in un momento cruciale della stagione che come un’irripetibile opportunità. Cinque giorni dopo, contro i sardi dell’ex Nicola, nessuno nega che gli azzurri siano scesi in campo con piglio e atteggiamento ben diversi. Tuttavia, ciò non è bastato per riconquistare quei tre punti che latitano da troppo tempo. È venuto fuori un mesto pareggio a reti bianche che, se da una parte non compromette irreparabilmente la salvezza, dall’altra certamente non l’avvicina.

Adagio

In sostanza, al termine delle non eccitanti Cinque Giornate di Empoli vissute tra la sconfitta in Coppa Italia e il pari in campionato, non c’è stata alcuna cruenta insurrezione popolare come accaduto in epoca risorgimentale a Milano. Solo una civile e comprensibile manifestazione di amarezza e dissenso da parte di alcuni supporters azzurri che hanno fischiato la squadra al termine della gara. Episodio più unico che raro a queste latitudini, dove spicca da sempre un forte sentimento di gratitudine del popolo azzurro verso una società che fa miracoli per mantenere l’Empoli a livelli altissimi da praticamente tre decenni ma anche un raffinato senso del bel gioco, affinato da stagioni mirabolanti sul piano dei risultati sportivi. Chi conosce l’anima del tifo empolese sa che, da queste parti, le vittorie o le sconfitte sul campo hanno un peso decisamente inferiore rispetto a valori come impegno, dignità, sacrificio e attaccamento ai propri colori. Coloro che vanno in campo dovrebbero tenerlo sempre presente. Tanto per fare un esempio: in occasione dell’ultima retrocessione del 2019, gli azzurri ottennero a San Siro più applausi di quelli ricevuti in altre circostanze vittoriose.

Andante

Se l’Empoli piange per l’ennesima occasione non sfruttata per riportarsi a galla, le altre non sorridono. La giornata è filata via senza particolari sussulti in classifica, sebbene le gare da disputare adesso restino soltanto sette. Il Cagliari di Davide Nicola ha fatto la gara speculativa che ci si aspettava, limitandosi a osservare il diktat “primo non prenderle”. Mentre l’Empoli si è rivelato ancora una volta impotente di fronte alla vitale necessità di sfruttare il fattore Castellani. Una sola vittoria su quindici gare disputate con appena cinque gol all’attivo. Sono numeri impietosi che non lascerebbero scampo se non fossero accompagnati da un dignitoso rendimento esterno. E anche dall’infermeria non giungono buone notizie, con l’infortunio dell’ex viola Kouamè a complicare tremendamente le cose in ottica offensiva. Ci si aggrappa al binomio Esposito-Colombo. Due ragazzi che, potenzialmente, hanno le qualità per migliorare il proprio bottino realizzativo ma che devono, il prima possibile, ritrovare la condizione mentale migliore per imporre le proprie capacità. Con 4 gare in casa da disputare, di cui almeno tre alla portata e una trasferta a Monza contro una squadra verosimilmente già spacciata, l’Empoli può ancora farcela. E l’anima più autentica del tifo azzurro è pronta a trascinarlo, come sempre accaduto nei momenti più difficili.

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21 Commenti

  1. Continuo a crederci, ma per scaramanzia non parlate di “bonus” Monza (qui non e’ stato definito cosi). Trattasi della penultima giornata come lo era anche la nefasta Ancona

  2. Purtroppo questa stagione assomiglia molto a quella con Mart.uscello in panchina…. stessi problemi, giocatori scarsi …. stessi infortuni e stesso intralcio del mercato a gennaio….. spero in epilogo diverso, ma sarà molto molto difficile…..

  3. Siccome dalla partita col Napoli, non porteremo a casa un bel niente, approfittiamone lo stesso e proviamo a farci venire qualche idea nuova, giochiamola come fosse una prova generale per la prossima partita fondamentale col Venezia, proviamo innanzitutto a giocare al calcio come si deve, cambiamo qualcosa a centrocampo, cerchiamo di trovare un modo o quelle manovre per poter arrivare a centrare la porta avversaria, freghiamoci del risultato e cerchiamo di migliorare l’intesa fra i reparti e azzardiamo qualche schema nuovo e diverso da quanto fatto finora; lo so che è un pò tardi, ma se si continua con lo stesso modo di giocare le partite casalinghe, come abbiamo fatto finora, noi continueremo a non vincerle e purtroppo sarà retrocessione. Siamo questi, si sa, ma non pensiamo agli infortunati e alla sfortuna, le cose si possono ottenere solo se prima di tutto si vogliono ottenere ! Mister, datti una mossa, per favore; non ti atrofizzare ancor di più, tanto a questi punti, nessuno ti manda via, tanto meno il presidente; ingegnati un pochino e usa anche la fantasia per vedere, se da qui in poi riesci a capire come si possa vincere una partita casalinga !

  4. Lasciamolo state il Parma che è troppo qualitativo davanti e concentriamoci sul Lecce. Dobbiamo recuperare 2 punti al Lecce in 7 partite.

  5. Ce la possiamo ancora fare sul piano della classifica. Il problema è quello tecnico, perchè per vincere le partite occorre segnare

  6. Gandalf
    Molte volte dici cose giuste ma a 7 partite conta la gamba e la convinzione,la testa…
    Arrivare con tutti i mezzi all’obbiettivo…
    Ormai è così se no l’anno scorso il Sassuolo si salvava…
    E pure si dovrebbe essere vaccinati…
    Se pensi di affrontare le gare menci e al risparmio ciao…

  7. Si segna anche con una puntata,mischie furibonde tutti dentro e spingere il pallone dentro ,alla Cutrone va bene di nuca ,di ginocchio,come ti pare …

  8. spesso diamo l impressione di giocare delle amichevoli ,
    tanta e’ la superficialita’ negli ultimi 30 metri ,
    attacchiamo senza fame e convinzione , come le punizioni ed i calci d’angolo ( mai 1 goal ) ,
    sembrano rinvii

  9. Leggo su questa chat che bisogna fare la corsa sul Lecce invece che sul Parma…ma spiegatemi una cosa: date già per scontato che il Venezia arrivi dopo di noi?🤔…beati voi…io per nulla…intanto per Pasqua ci giocheremo lo scontro diretto a parità di punti 24-24…e voi pensate di poter segnare e vincere?🤔

    • infatti come dici te. Quella sarà l’ultima chance dove il pari non servirà. 24-24 punti anche a loro servirà solo vincere. Ma il Venezia ci arriva con una sola sconfitta i 7 partite e in rimonta, e te senza 10 giocatori e in picchiata. Quindi chi vincerà? Presumo loro (che sono anche a pieno organico senza rotti).
      Ecco l’unica cosa forse positiva è che il Venezia debba osare un pò per vincere (non come il Cagliari che ovviamente con 30 punti se ne è stato bono bono a non rischiare nulla).
      Solo questo ci può dare una mano. Ma oggi ci può tranquillamente battere anche il Venezia

      • Purtroppo se prima avevamo poche possibilità ora con l’uscita di scena definitiva di Kouame’ e Maleh credo che le nostre possibilità siano pari a zero…naturalmente spero di sbagliarmi e magari che Esposito (lo prenderei a labbrate) e Colombo si “sveglino” e facciano qualche gol…magari ne potrebbe bastare anche uno a partita per vincere…ma in questo momento la vedo dura…ragazzi sono troppo deluso e amareggiato…sinceramente non vedo una via d’uscita…😔

          • Veramente a questo giro “I magico” è stato più catastrofico di me. Brontola anche lui, mica solo me.

        • Purtroppo sono abbastanza realista in base a come le cose sono andate fino ad ora…magari ci potrebbe essere un “colpo di coda” per questo finale di campionato e cambiare completamente le cose…pagherei di tasca mia affinché potesse succedere…però dopo 15 partite casalinghe “condite” da una vittoria per 1-0 e con soli 5 gol fatti non è facile essere ottimisti…

          • Ma anch io Magico la penso come te. Ma siccome mi danno sempre del pessimista (e purtroppo al momento sto avendo ragione) volevo scherzosamente condividere questo ruolo con qualcuno.

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