Lento

Dopo l’incoraggiante prestazione di Marassi e l’apoteosi allo Stadium in Coppa Italia, l’Empoli fa un significativo passo indietro ed esce nettamente sconfitto dalla sfida casalinga con la Roma. Difficile stabilire il confine che separa i meriti dei giallorossi di Ranieri, in enormi condizioni di entusiasmo e fiducia come certificato dalle sette vittorie consecutive tra campionato e Europa League, dalle debolezze degli azzurri, andati sotto dopo 22 secondi di gioco e mai entrati in partita nel restanti 95 minuti. Se non è finita in goleada come con l’Atalanta molto è da attribuire alla prestazione individuale di Silvestri, bravo a riscattarsi dopo l’infortunio di Genova, e all’imprecisione di Pellegrini e compagni, rei di non aver archiviato anzitempo la gara. C’è da salvare poco o niente nella prova degli uomini di D’Aversa. Abbiamo spesso elogiato l’atteggiamento e l’applicazione mentale degli azzurri anche quando i risultati non sono arrivati. Stavolta, no. L’Interruttore si è spento subito al fischio d’inizio e sul Castellani è sceso un buio fitto. La Roma si è presa il lusso di sperperare l’impossibile senza peraltro avere mai la sensazione che il risultato pieno potesse sfuggirgli.

Adagio

Il rendimento dell’Empoli in versione casalinga è addirittura impietoso. Appena 8 punti su 14 gare disputate con 5 reti all’attivo. Praticamente la miseria di un gol ogni 270 minuti. Se siamo qui a parlare di una salvezza ancora a portata di mano, lo si deve esclusivamente al cammino esterno. 14 punti su altrettante partite con 18 reti messe a referto. Non può essere un caso. L’Empoli in formato trasferta evidentemente è più libero mentalmente e capace di esprimersi con maggiore serenità e naturalezza, come dimostrato anche dal sorprendente cammino in Coppa Italia: vittoria a Torino contro i granata e convincenti pareggi sui campi di Fiorentina e Juventus, prima dei penalties che hanno finito per premiare Henderson e compagni. Il 4 novembre scorso Pietro Pellegri sancì l’unica vittoria interna grazie al gol decisivo contro il Como. Da allora sono passati quasi quattro mesi e mezzo. Una vita. E gli azzurri sono ancora fermi lì, all’affannosa ricerca di una gioia interna da regalare ai propri tifosi.

Moderato

Dopo la sosta delle nazionali, a Empoli arriveranno in rapida sequenza: Cagliari, Venezia, Lazio, Parma e Verona. A eccezione della sfida contro i biancocelesti di Baroni, si tratta di scontri diretti nei quali gli azzurri sono chiamati a battere un colpo. Non si vive solo di exploit esterni, peraltro assenti in campionato dalla festività dell’8 dicembre a Verona. Da allora si è intrapreso un cammino tutt’altro che immacolato. Un percorso disseminato di ostacoli, occasioni perdute, infortuni e destabilizzanti voci di mercato. Gli azzurri non devono solo ritrovare gli elementi ai margini per varie ragioni di natura fisica. I ragazzi di D’Aversa devono assolutamente riconquistare fiducia e dimostrare di avere un’anima. Quella che di recente è stata mortificata dal cinismo dell’Atalanta e dallo strapotere tecnico della Roma. Nel 2025 l’Empoli ha subito una costante erosione di punti da parte delle dirette contendenti. Nell’anno solare: Cagliari 12 punti, Lecce 9, Verona 8, Parma 6, Empoli 3. Come a dire: se gli azzurri stazionano costantemente nella corsia riservata ai veicoli lenti, le altre non è che stiano circolando a velocità elevatissime in corsia di sorpasso.  

Articolo precedenteCorsa salvezza, in caso di parità di punti tra due squadre ci sarà lo spareggio
Articolo successivoL’arbitro di Torino-Empoli

11 Commenti

  1. Forse oggi per descrivere Empoli-Roma, sarebbe bastato un atto solo: “fulminato”, durata 21 secondi e poi i nostri ragazzi potevano andare sotto la doccia, dato che si sono spenti tutti. Dato però che questa espressione non esiste in campo musicale, forse sarebbe stato più adatto un “Grave”, movimento lentissimo, che sintetizza anche l’errore commesso nel perdere quella palla a centrocampo con un retropassaggio approssimativo.
    Speriamo di vedere nelle prossime partite movimenti sul genere “allegro” o “Vivace” e che non si trasformino in un “Requiem”…

  2. Campionato dell’Empoli finito l’8 dicembre a Verona?
    Oppure risorgeremo dalla tomba il 25 maggio sempre col Verona? Ai posteri l’ardua sentenza….

  3. Non hai la squadra per giocartela…. non hai i mezzi economici e tecnici per competere a certi livelli …. se hai 11 infortunati cronici e di loro, tanti titolari ….. hai sbagliato, prima a sceglierli e poi a gestirli…. lo staff medico sembra che abbia studiato al CEPU e ho dubbi sui preparatori atletici e dei portieri….

  4. Andamento lento, con note ripetute in un ritmo puntato, tonalità in sì(b) minore, melanconico, cioè la marcia funebre di Chopin !

  5. Confesso che l’andamento lento mi disorienta; cioè, mi disorienta la squadra. Mai vista un’ecatombe così di giocatori per cui ci manca prorpio la squadra. Non siamo una squadra. E’ la quantità dei casi e la loro irrecuperabilità (almeno al momento) che mi frastorna. Tutto mi sembra incomprensibile. Forza Empoli…ma la forza dovete trovarla.

  6. Io ci credo ancora nella salvezza, chiamatemi bis.chero. E se non dovesse arrivare, caschiamo comunque sempre in piedi grazie ai 25 milioni del paracadute. Ripartiremo con un nuovo progetto. Due o tre anni di Serie B non sono la morte di nessuno. Avete visto il Sassuolo?

    • Ma sai quanto investe la Mapei nel Sassuolo e quanto investe il Padrone nell’Empoli?
      Via non facciamo paragoni non congrui…. il nostro più vicino all’attuale Sampdoria, Salernitana e Frosinone…. no Sassuolo…..

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here