Si è giocata la 30a giornata del campionato di Serie A. Allunga in testa alla classifica il Milan che batte di misura il Cagliari grazie a un bellissimo gol di Bennacer. A tre punti il Napoli che in rimonta sconfigge l’Udinese con la doppietta di Osihmen mentre l’Inter viene fermata ancora una volta dal pari dalla Fiorentina. Per la corsa salvezza vittoria importantissima della Sampdoria che inguaia sempre di più il Venezia mentre il Genoa conquista la vittoria dopo tantissimo tempo e torna in corsa per la salvezza.

Questi i risultati e la classifica:

SASSUOLOSPEZIA 4-1

GENOATORINO 1-0

NAPOLIUDINESE 2-1

INTERFIORENTINA 1-1

CAGLIARIMILAN 0-1

VENEZIASAMPDORIA 0-2

EMPOLIHELLAS VERONA 1-1

JUVENTUSSALERNITANA 2-0

ROMALAZIO 3-0

BOLOGNAATALANTA 0-1

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10 Commenti

  1. Bè cerchiamo di essere anche realisti, classifica buona in considerazione dei 33 punti e del vantaggio su Cagliari e via dicendo, ma anche classifica brutta per quello che si era visto nel girone di andata con 27 punti che facevano presumere una salvezza già acquisita da tempo e magari anche qualche altra bella soddisfazione sul piano dei risultati. Così non è stato e bisogna trovare anche qualche spiegazione a tutto ciò. La partenza di un Ricci nemmeno impiegato a Torino o quella di Mancuso (quasi mai impiegato in azzurro) che pur giocando segna 1 goal in 10 partite o la mancanza di Haas (fuori da una vita) possono spiegare i 13 risultati senza vittorie? Inutile ogni volta attaccare quando uno e quando l’altro giocatore appellandolo come giocatore scarso per la A, perché magari ad una partita insufficiente poi subito dopo ne appaia una di spessore e mi riferisco soprattutto ai giovani come Parisi e Viti che hanno bisogno anche di sbagliare per migliorarsi, ma chi dubita sulle loro capacità forse sarebbe meglio che ci pensi due volte prima di dirlo. Oggi come oggi è tutta la squadra che è sfasata e quindi giocare una partita positiva diventa difficile per tutti. Da capire se veramente siamo sulle gambe o se invece pur correndo lo facciamo in malo modo e senza costrutto. Ma soprattutto c’è da chiedersi, ma Bajrami che fine ha fatto? Purtroppo anche il nonno ci sta mettendo del suo con alcune scelte sia di gioco (o meglio di non gioco) sia di giocatori alla frutta ormai in maniera evidente. Quindi c’è da augurarsi che giunti a questa sosta (direi salutare) qualche giocatore come Verre e Benassi possa arrivare al 100% della forma e che possa dare una mano sostanziosa al centrocampo, che credo sia il reparto che più ne ha bisogno in questo momento. E credo che visto il momento di difficoltà il modulo, con un Bajrami inesistente, vada cambiato in un 3 5 2 e portare a casa alla svelta i punti che mancano per una salvezza che comunque mai e poi metterei in dubbio visto anche i risultati anche delle altre.

  2. Siamo diventati un ibrido. Nel nostro DNA c’è attaccare, ma dopo l’intervento del pres. preferiamo essere più brutti e portare a casa il punticino…..
    Ai posteri l’ardua sentenza. Ha fatto bene il pres. o dovevamo seguire il nostro istinto?

    • Bè diciamo la semplice verità che si è potuta vedere benissimo nelle ultime partite anche da seduti in maratona al Castellani. Bajrami non è certo da ieri che gioca partite insufficienti. La febbre l’aveva ieri, ma nelle altre partite cosa aveva? Se non torna sui suoi livelli, dimentichiamoci le belle giocate perché molte di queste son passate dai suoi piedi. Speriamo che la convocazione in Nazionale lo risvegli. Intanto il tanto bistrattato (da pochi tifosi per fortuna) dovrebbe essere stato convocato con Ismajli nella Nazionale maggiore. E per un diciannovenne mi pare una bella soddisfazione.

  3. Si è vero siamo adesso un ibrido, nè carne nè pesce a livello di modulo ed interpretazione, dove solo a sprazzi siamo quelli del girone di andata, leggermente migliorati nella fase difensiva, molto peggiorati nella fase offensiva.

    Detto questo essere a +8 su Cagliari e Venezia (io come ho già scritto la considero a 25 per eccesso di prudenza) a 8 giornate dalla fine lo avremmo firmato prima dell’inizio di campionato. Forse a 37 c’è la salvezza, forse a 36, ma per essere sicuri bisogna considerarla ancora a 38. Ma al netto di tutto questo il nostro obiettivo deve essere la quota 40. Minimo sindacale dopo il girone di andata.

    Campionato che non è bello, ma che sarà molto interessante sia per la lotta scudetto che per la zona retrocessione ed Europa League, solo la zona Champions è già decisa.

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