Il terzino destro azzurro, Petar Stojanovic, ha rilasciato un intervista al Corriere Fiorentino in cui ripercorre la stagione appena conclusa e in vista del futuro si augura di rimanere a Empoli.

“Sono molto contento di questa stagione, abbiamo giocato molto bene, creato una bella atmosfera all’interno del gruppo con lo staff, l’allenatore, i compagni e tutte le persone che lavorano nell’Empoli. Sono felice di far parte di questa squadra con la quale abbiamo fatto un grande lavoro per raggiungere il nostro obiettivo di rimanere in Serie A. E spero che anche il prossimo anno riusciremo a fare un’altra buona stagione.”

Qual è il suo bilancio dopo un anno di Serie A?

“Si può e si deve sempre migliorare, magari potevo fare qualche assist in più, ma per questa mia prima stagione penso di poter essere soddisfatto di quanto fatto. Inoltre, Mister Andreazzoli mi ha insegnato molte cose.”

E in città come si è trovato?

“Bene. Mi piace. La città è piccola, ma molto carina. Mi piace il cibo italiano e ho provato anche il buon vino. Mi trovo molto bene.”

Quale è stato il momento per lei più emozionante della stagione?

“Non ho dubbi. La gara in casa con il Napoli, dove abbiamo ribaltato il risultato da 0-2 a 3-2 conquistando tre punti importanti. Poi la vittoria nel derby al Castellani contro la Fiorentina, quando abbiamo vinto, anche lì in rimonta, per 2-1”

Lei è uno dei pochi giocatori che rimarrà in azzurro il prossimo anno.

“Si e ne sono molto contento. Ho firmato un contratto di tre anni e nel calcio non si sa mai quello che può succedere ma io penso solo all’Empoli e sono molto felice di restare.”

Con chi ha legato di più tra i suoi compagni?

“Con Stulac, perchè lui è sloveno come me e un mio amico. Ma anche con Henderson, Ismajli, Ujkani, Bajrami. In realtà con tutti, ma con loro maggiormente perchè con loro parlo inglese. Poi amiamo fare scherzi, fare battute, credo che al gruppo faccia molto bene. Sono contento di averli incontrati, perchè non sono solo bravi calciatori, sono soprattutto brave persone. Questo è molto importante.”

Cosa le piace fare quando è lontano dal campo?

“Prima di tutto sto studiando italiano e per quanto riguarda i miei hobby, amo giocare ai videogiochi sfidando gli amici. Mi piace guardare dei bei film. Poi mi piace andare in città a mangiare qualcosa e, quando è possibile, bere un buon bicchiere di vino. E adesso che è finito il campionato, ne approfitterò per passare più tempo con la mia famiglia.”

Articolo precedenteIl pagellone di fine anno
Articolo successivoLa settimana delle decisioni

19 Commenti

  1. Ottimo girone di andata, soprattutto in fase di spinta, poi in netto calo come tutta la squadra.
    A destra occorre anche altro elemento.
    Idem a sx dove c’è da sostituire Parisi ed affiancare Liberato.

  2. …..terzino di livello, limando però la tendenza, troppo accentuata, di voler spesso uscire dall’area palla al piede, situazioni che spesso, quest’anno, ci hanno creato pericoli.

  3. Il ritorno ha pagato lo scotto dato che gli hanno preso maggiormente le misure ed ha dovuto più difendere che attaccare,fondamentale in cui può ancora migliorare.Comunque concordo,terzino di livello per la categoria e per Empoli.Spero resti.

  4. Il ragazzo ha avuto un calo anche perché è un nazionale e quindi non si è mai riposato.
    Importante trovare una riserva più presentabile di fiamozzi.

  5. Tra nazionale (molto impiegato dal suo mister) e le 33 (32 da titolare) in maglia azzurra ha disputato una 40ina di partite sempre dal primo minuto e quindi è logico che correndo avanti e indietro sulla fascia ti capita un periodo di calo. Il problema è stato che dietro a lui c’era Fiamozzi che è un buon giocatore, ma non all’altezza dello sloveno e quindi rinunciare a Stojanovic è stato praticamente impossibile, se non per squalifica (3 volte se non sbaglio) o altro motivo. Deve migliorare difensivamente, ma per essere al suo primo campionato in terra straniera ha dimostrato di essere un ottimo elemento. Giocatore che probabilmente renderebbe meglio se impiegato nei 5 di centrocampo, ma puó crescere ancora anche schierato nei 4 di difesa. A volte tende ad esagerare nel voler saltare l’uomo in dribbling, ma io preferisco chi ci prova a farlo, ma sempre in maniera intelligente per non subire poi ripartenze pericolose. Insomma, meglio provarci più spesso quando siamo sulla trequarti avversaria e non sulla linea di centrocampo o più indietro ancora. Calciatore comunque, a cui non manca la tecnica e la personalità, felicissimo se gioca un altro campionato in azzurro.

  6. Quando parlate però sia di lui che di Parisi che renderebbero meglio nel 352 dobbiamo precisare una cosa. Questo modulo prevede 5 difensori invece di 4, quindi x sopperire ad in uomo in meno tra centrocampo e attacco I quinti si devono fare ad ogni azioni ed entrambi tutto il campo, quindi ancora più consumo di energia perché comunque all azione dopo se attaccato devono rientrare nei 5 di difesa. A 4 invece i terzini si sganciano uno per volta. Per questo non pensate che a 5 i terzini difendino meglio

    • Guarda che non mi pare che sia così, perché quando la tua azione parte da dietro spesso sono i 3 centrali che impostano l’azione e gli esterni partono più da centrocampo che dalla difesa e allo stesso tempo se attaccano gli altri se lo fanno con gli esterni li puoi aspettare sia a centrocampo che arretrando. E poi quando attaccano gli altri lo fanno lo stesso o da una parte o dall’altra perché il pallone è uno solo e non è detto che sia il nostro esterno destro che quello sinistro arretrino tutti e due. Dipende sempre anche da quanto ti schiaccia la squadra avversaria nei pressi della tua area. In ogni caso anche se similari il 3 5 2 non vuol dire giocare con il 5 3 2 modulo più difensivo e che sicuramente tiene gli esterni più bassi e allora si che gli esterni fanno la stessa strada che farebbero in una difesa a 4. Una cosa è posizionarsi a centrocampo e poi avanzare e arretrare a secondo di come va la partita, ben altra posizionarsi dietro e farsi OGNI VOLTA la fascia per arrivare sul fondo e mettere una palla in area. Insomma se giochi a 5 a centrocampo i due esterni li devi considerare più centrocampisti (anche se non lo sono) che difensori e per me il loro sforzo è minore in confronto a giocare a 4. Parere personale il mio naturalmente, bisognerebbe chiederlo a Parisi, se durava più fatica o meno quando giocava nell’Avellino con il 3 5 2.

      • Daniele il 352 è un 532 quando attaccano gli altri. È sempre così. A meno che non ci mette da una parte un ala vera, Pericic o Cuadrano. Ma allora si crea un buco che solo una grande squadra può coprire perché attacca spesso. Sennò è un 532 con 2 terzini. È un modulo difensivo che infatti fanno chi gioca di difesa. Che serve nei finali di gara se sei in vantaggio, si può fare, ma è un modulo difensivo. E che stanca molto i terzini, c’è me vogliono 4 boni sullo stesso livello x fare questo.

        • Dipende da come li tieni alti i due esterni di centrocampo e mi pare che sia Stojanovic che Parisi abbiano ben poco del difensore (soprattutto Stojanovic) ma sono giocatori che spingono molto sulla fascia. Dipende chi ci metti sulla fascia e da come lo utilizzi. L’ anno in cui Andréazzoli proseguì con il modulo Iachini e cioè il 3 5 2 con Di Lorenzo e Pajac diventò un gioco propositivo e non difensivo. Poi è logico che se sei una squadra che sa solo difendersi e giocare in ripartenza gli esterni giocano dietro molto di più e a 5, ma questo non sarebbe il caso degli azzurri con il nonno al timone perchè l’intenzione del nonno non solo è quella di tenere palla ma di farlo anche perché se la tieni te gli altri ti attaccano meno, sicuramente con uno Iachini in panca le cose cambiano. Quindi l’affaticarsi di più o di meno dipende anche da come gioca la squadra e questo vale per tutti i ruoli, sia difensivi che offensivi. Detto questo è solo il mio parere, niente vieta che non sia sbagliato.

  7. Analisi corretta, certamente importante la sua conferma, con altro anno di esperienza e squadra competitiva può solo ulteriormente migliorare.

  8. Bel giocatore, di temperamento e personalità e tecnica, con un allenatore diverso dal nonno potrebbe anche migliorare lui e Parisi in quelle lacune che sono state dette.
    Fa piacere che un giocatore si esponga nel voler rimanere. A volte è proprio questo che a noi tifosi fa piacere sentire, a Empoli succede poco, ma se un giocatore che comunque veniva dalla Dinamo Zagabria, non da una squadretta sconosciuta, si esprime cosi non vedo perchè i vari Asslani e Viti che sono cresciuti qui non possano esporsi un pò anche loro. Hanno 20 anni e tanto tempo per fare il salto in una grande!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here