Presto

C’è voluto più di un tempo per scacciare i fantasmi che avevano cominciato minacciosamente ad albergare nelle menti dei tifosi azzurri. Come se il gol del vantaggio nel Monza avesse in qualche modo riaperto le ferite mai del tutto cicatrizzate di Ancona e Palermo. Una paura inconscia che è stata spazzata via nei minuti iniziali della ripresa, quando si è esaurito l’effetto anestetico di un primo tempo che aveva paralizzato l’Empoli nella testa e nelle gambe. Una gara insidiosa in cui i brianzoli non avevano niente da chiedere e gli azzurri tutto da perdere. Stavolta la trappola non ha funzionato. Le maggiori motivazioni degli azzurri alla lunga hanno fatto la differenza all’U-Power Stadium, consentendo agli uomini di D’Aversa di conquistare quei tre punti essenziali che significano potersela giocare fino alla fine. Domenica sera l’ultimo match con il Verona sarà una di quelle serate da vivere intensamente. L’occasione per dimostrare ancora una volta che quando l’Empoli chiama, la città risponde presente. Con tutto l’orgoglio, il senso di attaccamento e il trasporto emotivo di cui può disporre nelle occasioni più importanti.

Andante

Dopo cinque lunghissimi mesi tormentati da infortuni, difficoltá, paure, tensioni e vicissitudini di varia natura, l’Empoli si è ritrovato sul più bello, proprio quando il tunnel sembrava farsi sempre più oscuro e angusto. Al cospetto di Parma e Monza sono arrivati gli auspicati sei punti che hanno riportato a galla gli azzurri. Contro i ducali è stata la prodezza di Tino Anjorin a riattaccare la spina a un ambiente che si stava a poco indirizzando verso un vicolo cieco. Contro il Monza, dopo un primo tempo troppo brutto per essere vero, c’è voluta la scossa fornita da un redivivo Lorenzo Colombo. Mister D’Aversa ha chiesto al suo centravanti di riscattare un periodo opaco e avaro di soddisfazioni facendosi carico delle croniche difficoltà del reparto offensivo. L’ex attaccante brianzolo ha risposto all’appello cambiando letteralmente il match in corsa proprio davanti ai suoi ex tifosi. La rabbia e l’orgoglio di chi, pur non andando a segno con continuità, non ha mai fatto mancare impegno, serietà professionale e applicazione tattica.

Allegro

A 90 minuti dal “rompete le righe”, l’Empoli è riuscito a conquistarsi un’occasione enorme per centrare un obiettivo che sembrava fatalmente sul punto di dissolversi. Con il graduale rientro di alcuni giocatori fondamentali e la progressiva ricomposizione di una formazione credibile, sono arrivati anche i risultati. In pratica, in poco più di una settimana, l’Empoli ha fatto gli stessi punti che aveva racimolato da dicembre in poi. Non può essere un caso che la marcia, interrottasi bruscamente alla vigilia delle festività natalizie, abbia ripreso vigore con Ismajli a dirigere il pacchetto arretrato e Fazzini a illuminare la scena con il suo elettrizzante moto perpetuo. Adesso gli azzurri hanno a disposizione un match point ghiottissimo. Alla vigilia della sfida con il Parma, erano rimasti in pochi a puntare qualche fiches sulle possibilità di salvezza. All’improvviso lo scenario è mutato completamente. Contro il Verona dell’ex Zanetti, l’Empoli può nuovamente scrivere un altro capitolo di storia. Poi ci sarà tempo per analizzare a bocce ferme cosa ha funzionato o meno. Ma il momento non è adesso. Qui si tratta soltanto di inseguire il sogno e trasformarlo in realtà. 

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12 Commenti

  1. Grazie Nico, una sintesi perfetta dell’ultima partita e degli ultimi 5 mesi…. sposo in pieno ogni parola, anche le virgole…. ora compatti verso l’obiettivo che io francamente non credo di raggiungere…. se sarà salvezza, molti (io compreso) dovremmo cospargersi il capo di cenere e mi si creda, lo faccio molto volentieri….

  2. Ora non è più questione di tecnica, tattica, giocatori, formazione…..la partita andrà vinta coi nervi, mantenendo la calma, rimanendo lucidi per tutti i novanta minuti.

  3. Certo che non è un caso Nico, con il ritorno a formazioni competitive, e non me ne vogliano tutti gli altri ,bravissimi , i risultati sono venuti. Tutti davvero domenica a sostenere questi giocatori e il suo allenatore che secondo me ha fatto un gran lavoro , vista l’ annata, senza scordarsi il cammino in coppa. Si meriterebbero la salvezza, comunque vada.

    • Senza considerare che tenere la barra dritta con la moria che c’è stata e il record di non vittorie non è affatto scontato.
      Ad esempio l’eesultanza di colombo con il mister ne è la riprova

    • Mettici pure anche Pellegri e perchè no pure Maleh e vedrai che tanti sapientoni che ogni settimana sapevano come schierare gli azzurri in campo, non avrebbero avuto modo di aprire a sproposito la bocca con i loro commenti da primi della classe. Perchè? Perchè eravamo salvi già da un bel pezzo.

      • Si Paolo concordo assolutamente ma con i se ed i ma’ non costruisci niente e tuttavia nel calcio ci sono anche gli infortuni e tanto altro ….
        sicuramente ad oggi eravamo a 40 punti ma non è così e non solo per gli infortuni

        Ciò deve essere preso come percorso e non come scusa o alibi,
        spero come tutti voi che ci salviamo
        Ma rimangono comunque con 20 gare spesso disarmanti .

        Pensiamo a salvarci adesso

        • La squadra di quest’anno a ranghi completi, era sicuramente superiore a quella dell’anno scorso, non ci sono dubbi ! Poi ci sono stati gli infortuni, e tanti, ma io la penso come Dippe, non è ammissibile rimanere senza vittoria per 20 partite; ci sono stati gli errori dei giocatori, ma spesso vi ha messo lo zampino anche D’Aversa; lasciamo poi da parte le mancanze della società.
          Non si doveva arrivare a questi punti; ma ormai siamo qui, e io spero che la salvezza la portino a casa i giocatori, solo per merito loro !

        • Ok, se se se ….. ma gli infortuni sono un caso oppure no? Perché così tanti non ho memoria…. quindi qualcosa è stato sbagliato….. al netto della storia dei vari atleti….

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